Con ProPilot una mamma è più serena
di Carlotta Adreani
Chi è donna lo sa; gli accessori sono importanti. Una borsa, una cinta o un paio di scarpe possono davvero fare la differenza nel look di tutti i giorni, dando un tocco di eleganza o di brio anche al completo più casual. Non è un caso che gli accessori sono i prodotti più venduti dalle grandi firme della moda. Esprimono con forza l’identità del marchio e lo rendono riconoscibile al primo sguardo. E non è un caso che oggi anche le Case automobilistiche, per stupire, puntano sempre di più su quei contenuti, meglio se ad alto tasso di tecnologia, che vanno ad arricchire le vetture, proprio come fa una bella borsa quando viene abbinata al giusto abito da sera.
Verso la guida autonoma
Piccole meraviglie dell’era digitale in grado di migliorare la qualità del viaggio e supportarci nella guida di tutti i giorni. Come la tecnologia ProPilot, un primo passo verso la guida autonoma, che Nissan ha inserito su due auto di fascia media: l’elettrica Leaf e il re dei crossover, Qashqai. Si imposta una velocità massima, si decide la distanza da tenere con il veicolo che precede, e il sistema fa tutto da sé: legge le strisce sull’asfalto, tiene la carreggiata e, quando la situazione lo richiede, rallenta e frena sino a fermarsi.
Immaginate che traguardo per una madre che guida in città; due bambini in auto, un cane in cerca di attenzioni e il telefono che squilla incessantemente. Una situazione che potrebbe obbligarla a distogliere lo sguardo dalla strada, una mossa a forte rischio se si trovasse a bordo di un’auto tradizionale.
Come un “angelo custode”
Ma grazie a ProPilot, nelle emergenze, potrà anche concedersi il lusso di distrarsi per qualche secondo; a tenere la carreggiata e frenare in caso di pericolo ci pensa, infatti, il supercervellone. Un sistema che, comunque, non può fare a meno dell’intervento del guidatore che deve tenere le mani vicine al volante. Si, perché la tecnologia, in futuro, non dovrà sostituire chi guida, ma supportarlo, rendendo il viaggio più rilassante e, soprattutto, più sicuro.
«Almeno l’80% degli incidenti è causato dalla distrazione – ricordano in Nissan Italia – e il nostro obiettivo è correggere i limiti del guidatore, fornendogli supporto in situazioni stressanti come il traffico o i parcheggi». Un assistente evoluto che si candida a diventare il migliore amico delle donne che guidano in città.