Con l’estate il climatizzatore si vende ancora a caro prezzo
di Stefano Belfiore*
“Incredibile ma vero. Ci sono ancora Case automobilistiche che offrono il condizionare solo a pagamento. E parliamo del semplice impianto manuale, per capirci quello che si deve regolare con le manopole”. Lo rileva l’ultimo studio della Dat-Italia, società operante nel settore automotive e specializzata in banche dati per le valutazioni dell’usato e calcolo dei costi di riparazione. A detta dei ricercatori sono “tante le marche – si legge nel report – che usano ancora questa politica commerciale. In prima linea ci sono i marchi francesi Renault – Dacia, Citroen e Peugeot. Le Citroen C3 Live, C3 Across Live e C1 Live, in particolare, obbligano al pagamento per il clima manuale. Sono circa 1.000 euro, ma parliamo di auto che costano tra i 12.000 ed i 16.000 euro (neanche tanto poco). Stessa politica anche sulle Jumpy Atlante XS e M dove il clima manuale costa oltre 1.500 euro”.
Abitudine diffusa
Vendere il condizionatore a parte – aggiungono gli studiosi – è una politica diffusa: anche Nissan (Micra Visia), Hyundai (i10 Classic), Ford (KA+, B-Max +), Opel e persino la Volkswagen (up! Take up! e Polo Trendline) seguono la stessa politica”. “Fino a qualche anno – dichiara l’ingegnere Antonio Coppola, direttore generale della Dat-Italia – le case automobilistiche offrivano alcuni optional di serie per non sminuire il prezzo delle auto. Adesso, nonostante la crisi si persegue la politica di aumento dei prezzi a tutti i costi. La finta ripresa delle immatricolazioni del 2017, drogata dai numeri delle autoimmatricolazioni (di società di noleggio e di concessionarie, per auto demo o km 0), ha dato il via agli aumenti piuttosto che a incentivare le vendite. I risultati li stiamo vedendo con la frenata del mercato oppure con un nuovo boom di autoimmatricolazioni”.
L’aria fresca piace
Secondo un’altra analisi, targata Facile.it., il condizionatore è in cima agli optional a cui un’automobilista non rinuncerebbe mai per la propria vettura. Non ne possono più fare a meno il 57,97 per cento degli uomini, ma anche il 57,89 per cento delle donne. Al secondo posto c’è il servosterzo. La medaglia di bronzo va a quello che fu una vera e propria rivoluzione in termini di sicurezza in auto: l’airbag. Il cuscino salvavita arriva terzo con il 38,32 per cento delle preferenze, ma se le donne gli assegnano addirittura il secondo posto (47,37%), gli uomini lo lasciano invece fuori dal podio e gli attribuiscono il quarto posto (33,3%) preferendogli l’Abs, terzo nel campione maschile con il 34,78 per cento. Quarta, tra le donne, la radio con Cd e lettore Mp3 (36,84%). Quello, invece, meno amato è, secondo lo studio, il cambio automatico.