Con Audi Q5 in Alta Val Badia. La parola d’ordine: vivere in un mondo migliore
di Gabriele Villa
Tempo di etica. I giorni dell’etica. Per decidere di vivere in un mondo e in un ambiente migliore, per il modo di guidare, per l’auto da guidare. Per scegliere che cosa farsi mettere nel piatto e, quindi, che cosa mangiare. Prendersi cura di noi e della nostra Terra. Ed è in quest’ottica, sulla scia di queste buone intenzioni e di molteplici idee, che l’Alta Val Badia, è divenuta l’hub internazionale di Care’s, “The Ethical Chef Days”. Un intreccio etico, appunto, di alta enogastronomia, progetti e sperimentazioni, fortissimamente voluto da Norbert Niederkofler, “duestellato” chef del St. Hubertus, il ristorante dell’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano. Già, perché è proprio da San Cassiano che si è irradiata dal 22 al 25 gennaio una contagiosa e stimolante voglia di giocarsi questa sfida per un cambiamento. Un cambiamento già palpabile lungo le strade e i tornanti che hanno visto alternarsi i partecipanti: scienziati, personalità del mondo imprenditoriale, politici e giornalisti al volante della nuova Audi Q5. Cui la Casa dei quattro anelli ha già affidato la responsabilità di interpretare il Futuro negli aspetti “Care’s”: quelli della sicurezza, dell’affidabilità e della “predizione”, un tema molto caro al numero uno di Audi Italia, Fabrizio Longo. Unità d’intenti, sottolineata oltre che nei piatti “etici”dei 30 chef di tredici Paesi, radunatisi quassù, anche in due convegni su “Alimentazione e salute: risposte innovative al cambiamento climatico” e l’altro dedicato a “Architettura, design e nuove tecnologie al servizio del Well-Living”. La rivoluzione vera? Ricaricarsi. Proprio come si può già fare attraccando nelle tante Audi Charge Stations disseminate ai piedi delle Dolomiti