Come avvicinarsi all’idea di un trasporto a impatto zero

di Franco Fenoglio*

Con il pronunciamento della Commissione ENVI, prendiamo atto che gli obiettivi sulle emissioni di CO2, che avevamo già definito estremamente ambiziosi, sono stati ulteriormente inaspriti. Tutti i costruttori di veicoli industriali stanno investendo tantissimo nella direzione della sostenibilità, e quello che hanno realizzato in questi ultimi anni, sia sul fronte della carbon footprint sia sulle emissioni locali, non ha potuto ancora esprimere il suo potenziale a causa del lento rinnovo del parco circolante, specialmente in Italia.

Per il modo in cui i target vengono stabiliti, considerando soltanto le emissioni allo scarico, e per l’entità degli stessi, è chiaro che come la Commissione stia spingendo nella direzione dell’elettrificazione. Le Case rappresentate da Unrae sono impegnate da tempo su questo fronte, ma va affermato con forza che la velocità del cambiamento e soprattutto gli effettivi risultati ottenuti a livello ambientale dipendono dall’evoluzione dell’intero ecosistema.

L’infrastruttura di ricarica e la tecnologia degli accumulatori dovranno infatti evolvere in modo da preservare l’efficienza e la sostenibilità economica del trasporto, mentre la produzione di energia elettrica dovrà diminuire significativamente la propria impronta di carbonio affinché ci si possa anche soltanto avvicinare all’idea di un trasporto a impatto zero.

*Presidente di Unrae Veicoli Industriali

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