Mauro Fenzi, ad di Comau (Fca)
Comau (Fca), opportunità di crescita in Germania
Comau, società del settore dell’automazione industriale controllata da Fiat Chrysler Automobiles, intravede opportunità di crescita in Germania. In particolare, secondo quanto affermato dall’amministratore delegato Mauro Fenzi in una lunga intervista alla rivista tedesca “Boersen-Zeitung”, Comau si augura che la vendita dei rivali tedeschi Kuka ai cinesi di Midea offra opportunità di crescita sul mercato tedesco non solo nell’automotive ma anche nell’industria in generale.”Kuka è e rimane un rispettabilissimo concorrente. Ci aspettiamo un forte potenziale di crescita in Germania dopo l’acquisizione di Kuka da parte dei cinesi. Forniamo già grandi case automobilistiche come Mercedes e Audi. Gli Stati Uniti sono il nostro mercato più importante, la Cina è al secondo posto come mercato estero. La Germania rappresenta circa il 15% delle nostre vendite ed è al terzo posto”, afferma Fenzi, aggiungendo di vedere “un buon potenziale di crescita nel settore della logistica, ma anche nel settore dei mobili e dell’arredamento, nel settore alimentare e perfino in quello del vino. La robotica non è più dietro le sbarre, ma è presente in tutti i settori industriali – come ad esempio nel settore dei servizi e nella Biorobotica. Industria 4.0 si rivolge anche alle industrie medio-piccole, i cui requisiti sono diversi da quelli del settore automobilistico”.
“L’anno scorso abbiamo raggiunto un fatturato di 1,3 miliardi di euro e ci siamo dati l’obiettivo di crescere di circa il 5% quest’anno. Sei anni consecutivi in attivo. Investiamo circa il 3% in ricerca e sviluppo”, prosegue Fenzi, che su una possibile quotazione in Borsa di Comau sottolinea come la decisione spetti alla Casa madre. Nell’intervista sono peraltro molti gli spunti sul concetto di Industria 4.0. A tal proposito, il manager esclude che la nuova rivoluzione industriale determini la fine delle catene di montaggio. “L’automazione – afferma – non significa affatto la fine del lavoro alla linea di montaggio. Nella produzione di massa questa è ancora necessaria. Tuttavia, in futuro, sarà necessaria più flessibilità”. Infine, sulla proposta di Bill Gates di tassare i robot, Fenzi si dichiara stupito: “I robot sono sempre più in grado di supportare il lavoro umano, ma non lo sostituiscono mai completamente. Lo alleggeriranno. Già oggi i robot vengono impiegati nei lavori ripetitivi e pericoli. In questo modo la manodopera può essere impiegata per attività di maggiore valore aggiunto e di maggiore competenza. La proposta di Gates mi ha stupito. E non sono d’accordo con l’idea di tassare i robot”