Classe G, dove tutto è cominciato
di Piero Evangelisti
Mito, leggenda, icona: sono termini sempre più frequenti nella comunicazione delle aziende, e in particolare di quelle dell’automobile, e spesso si tratta di eccessi. Non è il caso di Mercedes-Benz Classe G che, nel 1979, derivato da un veicolo militare, debuttò in versione civile come rude fuoristrada, il modello che può essere considerato il capostipite della dinastia dei Suv di Stoccarda. Dal ’79 a oggi di Classe G ne sono stati prodotti oltre 300mila pezzi, tutti per intenditori, automobilisti che amano arrivare sempre dove ben pochi possono permetterselo.
Guarda al futuro
Nell’era dei lussuosi Sport Utility ipertecnologici, Classe G non intende uscire di scena e continua a rinnovarsi conservando però, nella nuova edizione, alcuni dettagli che la rendono unica, a cominciare dalle inconfondibili linee spigolose della carrozzeria. Si sono imborghesiti un po’ gli interni, una concessione alla sicurezza e al comfort, e troviamo, per esempio, sul volante i comandi touch a sfioramento che consentono di non togliervi mai le mani anche nei momenti in cui si devono affrontare percorsi off-road. Insomma, molto cambia, ma il carattere è sempre lo stesso. Che la “G” stia anche per gattopardo?