Foto: da sinistra, Luca Dondi (Nomisma) e Paolo Ghinolfi (SiFà) con gli partecipanti all’incontro
L’evento organizzato da Sifà e Bper Banca ha affrontato lo scenario evolutivo della mobilità sostenibile attraverso la presentazione in anteprima di tre survey realizzate da Nomisma nell’ambito dell’Osservatorio E-Mobility 2021, con un’inedita ricerca sugli enti locali e un aggiornamento delle indagini sulla popolazione italiana e le imprese. Ha fatto seguito una tavola rotonda con illustri interlocutori, provenienti dal mondo istituzionale e Pubblico, imprenditoriale e della ricerca, con l’obiettivo di delineare il profilo della mobilità del futuro, tra sfide e opportunità all’orizzonte.
L’Osservatorio E-Mobility 2021 di Nomisma, sviluppato con il sostegno di SiFà e Bper Banca, si propone come strumento per il monitoraggio continuativo della mobilità smart, sostenibile ed elettrica, con lo scopo di valutare le dinamiche di un mercato in profonda trasformazione, considerati – da un lato – lo scenario pandemico che ha profondamente trasformato la mobilità degli italiani e – dall’altro – l’accelerazione che arriva dalla definizione di una missione del PNRR completamente dedicata alla transizione delle infrastrutture per una mobilità sostenibile. In questo scenario, l’Osservatorio punta a sostenere le attività di sensibilizzazione su queste tematiche anche attraverso una attenta analisi delle trasformazioni in atto nei modelli di comportamento della popolazione.
L’Osservatorio E-Mobility 2021 di Nomisma, accanto alla ricognizione delle variabili di scenario, fonda la propria attività sull’attivazione di un sistema di rilevazioni dirette su tre target d’interesse: consumatori, imprese ed enti locali. Dall’intervista di 1.200 consumatori su tutto il territorio nazionale emerge che 1 italiano su 3 ha pensato all’acquisto di una nuova auto, tra questi, il 27% ne è effettivamente entrato in possesso; l’acquisto rimane ancora la formula preferita, tra 2019 e 2020 sono state 495mila le automobili a noleggio a lungo termine (15% su totale) e 183mila (15% su totale) nel periodo compreso tra gennaio e agosto 2021 (1.069 mila). Nonostante nel biennio prevalgano ancora forme di motorizzazione a benzina (39%) o diesel (37), importante è il ruolo assunto dalle auto ibride ed elettriche. Nei primi 5 mesi del 2021 le immatricolazioni delle auto ibride sono state più che doppie (234.078) rispetto all’intero anno 2019.
Tra i principali vantaggi che portano alla scelta di utilizzare i veicoli elettrici – raccontati dagli stessi utilizzatori – emergono il libero accesso al centro città e alle zone ZTL (86%), l’esenzione del pagamento del bollo (80%), la comodità di guida (71%), il parcheggio gratuito e il consumo chilometrico (69%). Se si guarda al futuro, nei prossimi 12 mesi 4 italiani su 10 attualmente utilizzatori/possessori continueranno a utilizzare con alta probabilità veicoli elettrici e 6 su 10 veicoli ibridi.
L’analisi delle imprese – in particolare del settore della meccanica – ha messo in luce che7 aziende su 10 sono dotate di un parco auto, di queste l’89% ha in dotazione fino a 5 veicoli. Il green non è solo per i privati, il 14% delle imprese con un parco auto può usufruire di almeno un’auto ibrida o elettrica. Il green, inoltre, non è solo automobile, il 4% delle imprese del settore della meccanica ha in dotazione anche veicoli (non auto) ibridi o elettrici. Il prossimo futuro appare sostenibile, nei prossimi 12 mesi, per viaggi di lavoro, spostamenti per l’esecuzione dell’attività lavorativa il 14% delle imprese con alta probabilità acquisteranno, anche in leasing, veicoli elettrici o ibridi, il 7% li prenderà a Noleggio Lungo Termine e il 9% ne usufruirà grazie alla formula del noleggio occasionale.
La transizione green interessa anche gli enti locali, il 54% dei Comuni che hanno partecipato alla survey hanno nel proprio parco auto veicoli elettrici o ibridi. Nel prossimo triennio 6 enti su 10 rinnoveranno il parco auto parzialmente o totalmente. Ma perché orientare la scelta verso veicoli elettrici o ibridi? Nel valutare le proprie politiche di inserimento di nuovi veicoli, 5 enti su 10 valutano soluzioni green per ridurre l’inquinamento e 2 su 10 optano per questa opzione grazie anche alla presenza di incentivi e detrazioni, elemento che vede raddoppiare la propria importanza nel 2021 rispetto al 2020.
A proposito di questo incontro, Paolo Ghinolfi, ad di SiFà, commenta: “Il progetto Circular Mobility, che abbiamo introdotto per la prima volta nel 2019, rappresenta una delle più importanti novità nell’ambito della mobilità sostenibile che esiste attualmente sul mercato italiano. Circular Mobility è un marchio italiano registrato a livello comunitario ed è il primo paradigma che racconta la propria mission partendo direttamente dal nome: creare un’economia circolare sostenibile nell’ambito dell’automotive, per un uso più efficiente e sostenibile delle risorse. In questi due anni importanti Partner si sono uniti alla nostra iniziativa e siamo lieti di registrare che quotidianamente riceviamo dei riscontri positivi da parte degli Stakeholder – associazioni di categoria, clienti, fornitori – che ci chiedono di partecipare alla progettualità di Circular Mobility. In SiFà stiamo organizzando importanti iniziative interne alla nostra azienda, ma sempre di più, ogni giorno, federiamo nuovi attori che vogliono partecipare per scrivere insieme una nuova storia della mobilità in Italia. Oggi abbiamo affrontato molti argomenti, focalizzando in particolare il tema della transizione ecologica da un punto di vista della mobilità, esaminando opportunità e problematiche a partire dalla popolazione per arrivare alle imprese e agli Enti pubblici. Vorrei rimarcare l’importanza che con l’innovativo progetto Circular Mobility stiamo costruendo una nuova strada verso scelte sempre più etiche e sostenibili, e questa iniziativa ambisce a diventare realmente lo strumento che in Italia permetterà anche di interloquire con le istituzioni per definire le linee guida da mettere a disposizione del mondo della mobilità e non solo”.
Luca Dondi, ad di Nomisma: “L’attenzione alla sostenibilità e l’adozione di comportamenti virtuosi a tutela dell’ambiente sono oggi più di ieri temi centrali che interessano tutta la società e che trovano tra i principali attori gli enti locali, le imprese e naturalmente i cittadini. Da qui la scelta di dedicare la terza edizione dell’Osservatorio sulla E-MOBILITY di Nomisma all’analisi della mobilità di questi tre importanti target in Italia. I dati mostrano l’accresciuta sensibilità delle aziende e degli enti locali sui temi della mobilità smart e sostenibile e l’interesse a inserire nella propria flotta auto ibride o elettriche in particolare se a noleggio a lungo termine. L’Osservatorio ci restituisce un ulteriore insight particolarmente importante, la rinnovata fiducia dei cittadini e dei consumatori nel settore automotive, lontani dai risultati delle immatricolazioni del 2020 (453 mila nei primi 5 mesi), la prima parte del 2021 evidenzia una situazione di ripresa (741mila immatricolazioni nei primi 5 mesi), in particolare per il noleggio a lungo termine (124mila contro 75mila). Guardando alla seconda parte dell’anno i dati da gennaio ad agosto 2021 vedono il NLT rappresentare il 15% del totale immatricolato rispetto al 12% del 2019, sinonimo di un cambio di paradigma, ancor più accentuato se si osservano le immatricolazioni delle auto elettriche e ibride che nei primi 8 mesi del 2021 sono quasi 39mila, mentre erano appena 6,4 mila nello stesso periodo del 2019. È importante ricordare che la sola attenzione alle tematiche “green” a nulla porta se non supportata da un adeguato sistema di incentivi in grado di accelerare la trasformazione, soprattutto alla luce di “Fit for 55”, il pacchetto di riforme climatichepensato dall’Unione europea per ridurre, entro il 2030, le emissioni di anidride carbonica del 55% rispetto ai livelli del 1990”.