Ciclabili in città: sì, ma dove è possibile

di Pier Luigi del Viscovo, direttore di Fleet & Mobility

Davvero le nostre città saranno piene di piste ciclabili? Sì, dove possibile sarà opportuno dare a questi mezzi uno spazio riservato per muoversi in sicurezza. La pensano così 2 su 3 partecipanti a “Capitale Automobile mobility”, che hanno risposto al sondaggio AgitaLab. Il punto della possibilità è fondamentale. Tante strade delle nostre città risalgono a molti secoli fa e manca lo spazio fisico per suddividersi in varie carreggiate. Il senso unico di marcia è più la regola che l’eccezione.

Non è raro che manchi il marciapiede, ossia la pista riservata a chi si muove a piedi. A questo dobbiamo aggiungere lo spazio della sosta, poiché le macchine vanno pur parcheggiate, vista la penuria cronica di garage. Sulle strade appena più larghe ci sono poi le fermate degli autobus con relativo spazio di attesa. Su tutte si incontrano i cassonetti.

Pare improbabile che ovunque si possano avere piste ciclabili, come ritiene il 18%. Invece l’ipotesi di riservarle ai centri storici sembra fondata. È vero che proprio nei centri storici le strade sono più antiche e anguste, tuttavia lì il traffico delle auto è già fortemente limitato (ZTL) e sarebbe il luogo adatto a spostamenti agili e brevi.

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