Chip di potenza: Bosch dà il via alla produzione
I semiconduttori in carburo di silicio (SiC) sono piccoli, potenti ed estremamente efficienti. Dopo uno sviluppo durato diversi anni, Bosch sta avviando la produzione su larga scala di semiconduttori di potenza con questo materiale innovativo per fornire le Case auto di tutto il mondo. In futuro i chip saranno impiegati sempre di più nei nuovi veicoli. “Per i semiconduttori in carburo di silicio si profila un futuro brillante. Puntiamo a diventare leader mondiali nella produzione di questi componenti indispensabili per la mobilità elettrica”, ha dichiarato Harald Kröger, membro del Board di Bosch.
Due anni fa l’azienda fornitrice di tecnologie e servizi aveva reso nota l’intenzione di accelerare lo sviluppo dei chip in SiC e di avviarne la produzione. A tale scopo Bosch ha sviluppato un proprio processo di produzione altamente complesso, con cui dall’inizio del 2021 vengono prodotti i semiconduttori speciali, in una prima fase solo come modelli per i test presso i clienti. “Siamo pieni di ordini. La mobilità elettrica sta registrando un vero e proprio boom”, ha dichiarato Kröger. In futuro Bosch intende aumentare la capacità di produzione dei semiconduttori di potenza in SiC raggiungendo volumi di centinaia di milioni. A tale scopo l’azienda sta già anche ulteriormente incrementando la superficie delle clean room nello stabilimento di Reutlingen. In parallelo si lavora inoltre alla seconda generazione di chip SiC, che sarà ancora più efficiente e pronta per la produzione in serie dal 2022. Per lo sviluppo dei processi di produzione innovativi per semiconduttori SiC, Bosch ha il supporto del ministero federale tedesco per gli Affari economici e l’Energia (BMWi) nell’ambito del programma “Important Project of Common European Interest – (IPCEI) Microelectronics“.
“Da diversi anni forniamo supporto per aiutare a consolidare la produzione di semiconduttori in Germania. La produzione di semiconduttori altamente innovativa di Bosch rafforza l’ecosistema della microelettronica in Europa e rappresenta un ulteriore passo avanti verso una maggiore indipendenza in questo campo chiave della digitalizzazione”, afferma Peter Altmaier, ministro federale tedesco per gli Affari economici.