CES 2019, Kia oltre la guida autonoma
di Piero Evangelisti
L’auto che fa tutto da sola è praticamente pronta, resta solo da vedere quanti anni ci vorranno prima che le “self drive car” possano circolare autonomamente sulle strade di tutti i giorni. Ma l’evoluzione tecnologica considera chiusa la prima fase e si occupa già del “dopo”, cioè di come coinvolgere il guidatore (chiamiamolo ancora così) e i passeggeri, privati di buona parte delle emozioni che si possono vivere oggi a bordo di una vettura, nell’esperienza del viaggio, per renderlo in sostanza meno monotono.
Luogo ideale dove presentare le tecnologie più innovative è il Consumer Electronic Show di Las Vegas, fiera sempre più affollata dalle Case automobilistiche e preferita, ormai, al classico Salone dell’auto di Detroit. Nelle sterminate aree espositive di Sin City, la scorsa settimana era presente anche Kia con un progetto messo a punto con il Massachusetts Institute of Technology di Cambridge e il gruppo Media Lab’s Affective Computing e inserito nella mostra interattiva “Space Emotive Driving”.
Il piacere di viaggiare
Il progetto è stato denominato R.E.A.D. – Realtime Emotion Active Driving – e consente di ottimizzare e personalizzare l’abitacolo del veicolo attraverso l’analisi in tempo reale dello stato emotivo del guidatore, grazie a un’inedita tecnologia di riconoscimento del segnale biologico basata sull’Intelligenza artificiale. L’innovativo sistema è in grado di monitorare lo stato emotivo delle persone e, in funzione dei risultati emersi dall’analisi, adatta l’ambiente interno, agendo sulla percezione dei sensi dei passeggeri nell’abitacolo, creando così un’esperienza di guida più gioiosa e rilassata.
“R.E.A.D è un sistema pensato per la mobilità futura che mira a creare una maggiore interazione tra auto e persone all’interno dell’abitacolo – ha spiegato Albert Biermann, President and Head of Research & Development Division Kia Motors – e grazie a R.E.A.D., sfruttando nuove tecnologie di controllo del veicolo e un’Intelligenza artificiale capace di riconoscere l’emotività, sarà possibile ottenere una comunicazione continua tra passeggeri e veicolo attraverso il linguaggio non espresso delle emozioni, creando uno spazio che dialoga costantemente e in tempo reale con i sensi umani”. Ci vorrà del tempo perché riesca accettabile la presenza su di un’auto di un’intelligenza artificiale, un partner tecnologico che ha già fatto la sua apparizione su alcune vetture premium. Il sistema realizzato da Kia e Mit va ben oltre arrivando alla lettura del pensiero. ,