Nell’anno del suo 30° anniversario, Cavallino Classic continua il suo viaggio nel mondo e da Modena si sposta ad Abu Dhabi, in occasione dell’attesissima gara finale della Formula 1. La prima edizione di Cavallino Classic Middle East, che si è appena tenuta ad Abu Dhabi, è stata un debutto straordinario: mai prima di oggi un evento internazionale dedicato alle Ferrari d’epoca era stato organizzato nei Paesi del Golfo.
Cavalinno Classic Middle East 2021
Il Concorso d’Eleganza ha visto il successo della Ferrari 250 Europa carrozzata Coupè da Vignale nel 1953. Si tratta della vettura telaio #0295, la prima delle Ferrari stradali a ricevere il motore 250 GT, il 12 cilindri 3 litri che sarà, per i successivi 12 anni, la base della produzione e dei successi sportivi Ferrari. Presentata ufficialmente al Salone dell’Automobile di Parigi del 1953, ha subito colpito, oltre che per la sua raffinatezza meccanica, per la bellezza della sua linea, creata, su espressa richiesta della Ferrari, dalla Carrozzeria Vignale su disegno di Giovanni Michelotti. Delle ventuno 250 Europa prodotte, solo un’altra riceverà le stesse forme di questa vettura, rendendola una delle Ferrari dall’aspetto più unico e particolare mai realizzato. Venduta poco dopo negli Stati Uniti, dove è sempre rimasta, è stata restaurata pochi anni fa, ad altissimo livello, dal suo attuale proprietario, il collezionista americano Kevin Cogan ed è stata premiata con “The Gran Turismo Ferrari Cup”, per la migliore Ferrari granturismo.
Premi
Ben quindici le vetture che hanno ricevuto, durante la serata di gala del sabato sera, il “Platinum Award”. Spettacolare la classe “Supercar” che ha mostrato, con un esemplare cadauno, l’intera produzione speciale Ferrari più iconica per il periodo dal 1984 al 2004, con la 288 GTO del 1984 (telaio #53297), F40 del 1988 (telaio #84140), F50 del 1995 (telaio #103382) e la Enzo del 2003 (telaio #131886) unico modello, quest’ultimo, che è stato accettato anche se prodotto oltre la data limite del 31 Dicembre 1999. Come ulteriore dimostrazione dell’altissimo livello del primo Cavallino Classic Middle East, il fatto che tutte le vetture iscritte in questa classe abbiano ottenuto il premio “Platinum Award” riservato alle Ferrari nelle migliori condizioni. Tra le vetture esposte alcuni degli esemplari più belli di modelli che hanno fatto la storia recente della produzione di Maranello, a partire dalla 365 GTB/4 “Daytona” del 1971, la 355 Spider “Fiorano” del 1999, una delle sole cento prodotte (di cui solo ventuno con cambio manuale), passando per la 550 Maranello del 1999, la 412 del 1988 e la Dino 246 GT del 1970 o le quattro Testarossa, in diverse evoluzioni, degli anni ’90.
Dichiarazioni
“Un debutto straordinario, ricco di vetture di altissimo livello”, ha dichiarato Luigi Orlandini, Presidente e CEO di Canossa Events, dal 2020 proprietaria di Cavallino. “Come era logico aspettarsi in questa parte di mondo, che ha scoperto solo in tempi più recenti il fascino delle vetture classiche, molte le Ferrari iscritte prodotte in anni più vicini a noi, con un’età media generale di vetture e concorrenti, più bassa del solito. Le stesse condizioni delle auto rispecchiano l’approccio al veicolo da collezione tipico dei paesi del Golfo, dove si cercano vetture d’epoca con pochissimi chilometri e dove si tende a privilegiare in modo marcato il conservato rispetto al restaurato. È stata una bella sfida organizzativa”, ha aggiunto Orlandini, “e siamo contenti che i collezionisti abbiano risposto con entusiasmo a questa prima assoluta, portando vetture eccezionali anche dall’Europa e dagli Stati Uniti. Un grazie speciale a Ferrari Middle East e ad Al Tayer Motors per la grande collaborazione, e soprattutto alla squadra di Canossa Events che, come sempre, è riuscita a realizzare un evento perfetto.”