Caro energia: elettricità e metano

di Emidio Paci, TuttoAutomotive (link: https://www.tuttoautomotive.it/)

Si fa un gran parlare dei rincari delle bollette di luce e gas, che porterà gli italiani a spendere circa 1.000 euro in più tra aprile 2021 e aprile 2022. Questo sta portando molte persone a rivalutare anche l’acquisto dell’auto nuova. Auto a metano e auto elettriche, con l’aumento del prezzo del metano e dell’energia elettrica, non sono più convenienti come pochi mesi fa. Molti rivalutano il famigerato Diesel. Ma perché i prezzi di luce e gas aumentano?

L’aumento del costo dell’energia elettrica, per ovvi motivi, è legato all’aumento del metano, tant’è che le centrali elettriche, producono energia elettrica, maggiormente con l’utilizzo di gas, visto che la penetrazione delle rinnovabili è del 40% in Italia.

Le cause dei rincari di luce e gas

I motivi sono molteplici, ma quelli più accreditati sono i seguenti: geopolitici; limiti delle fonti rinnovabili e dipendenza energetica dall’estero; aumento della domanda e basse scorte.

 

Motivi geopolitici

Il gas arriva in Europa attraverso 3 canali; il primo è lo Jamal, tra Bielorussia e Polonia; il secondo è quello tra l’Ucraina e la Slovacchia; il terzo è il Nord Stream1 che arriva direttamente in Germania.

Il presidente russo Vladimie Putin, ha disposto la chiusura totale del primo e parziale del secondo, lasciando intendere che il suo canale preferito è il terzo, ovvero il Nord Stream 1, che ha un gemello, il Nord Stream 2, che ancora non è stato attivato, a causa del governo tedesco, che temporeggia e non vuole legami a lungo termine con la Russia.

Questo perché il governo tedesco è orientato verso una transizione ecologica, che vede la penetrazione delle fonti rinnovabili aumentare rapidamente, sacrificando sull’altare della sostenibilità l’utilizzo del gas metano.

Questo, Putin lo sa, e usa l’inverno come arma di geopolitica economica, chiudendo i rubinetti del gas a suo piacimento. Una specie di ricatto, che stiamo pagando col rincaro delle bollette.

 

Fonti rinnovabili? Una variabile pesante

Come tutti sanno, l’energia da fonti rinnovabili è variabile per definizione. Proprio quest’anno l’impianto eolico nell’area del mare del Nord, a causa del poco vento, ha prodotto meno energia. Questo ha portato il Regno unito e altri Stati nordici ad acquistare combustibili convenzionali per sopperire.

 

L’aumento della domanda ha fatto lievitare i prezzi

Una delle leggi basilari del mercato è quella che dice che, se aumenta la domanda e le scorte del bene in questione sono limitate, aumentano i prezzi. Ed è quello che è successo. Il post Covid-19, ha portato a una ripresa improvvisa e rapida dell’economia, soprattutto di alcuni Stati. Questo ha provocato l’aumento della domanda di gas, in un contesto che vedeva basse le scorte, anche a causa dell’inverno 2020/2021 che è stato rigido e lungo. Tale mix e tutto ciò che abbiamo letto prima, è il risultato dell’aumento dei prezzi del gas metano e dell’energia elettrica.

 

Riflessioni

Tutto ciò deve farci riflettere sull’importanza per l’Italia di raggiungere il prima possibile l’indipendenza energetica. Anche perché, c’è pure il problema del petrolio, che non è illimitato, e prima o poi finirà. Il rischio di una triplicazione dei prezzi è concreto. Rinnovabili avanti tutta. E il nucleare di ultima generazione? Vedremo, ma è necessario decidere in fretta.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *