Da sinistra: Bruno Curti, Gianni Brogini, Paolo Fiamma, Francesca Tonini e il ricercatore Tiziano Lenzi
Camper, arriva l’area di sosta 4.0
Si è tenuto il convegno “Area di sosta 4.0 – Protocollo BIM”, promosso dall’APC – Associazione Produttori Caravan e Camper, con relatori il prof. Paolo Fiamma (responsabile scientifico del Dipartimento DESTeC dell’Università di Ingegneria di Pisa), l’ingegner Tiziano Lenzi (Collaboratore di Ricerca), Francesca Tonini (direttore generale di APC), Gianni Brogini (direttore marketing di APC) e Bruno Curti (sindaco di Rocca de’ Baldi, provincia di Cuneo). Scopo di questo incontro è stato quello di approfondire il tema, già anticipato nel corso del Salone del Camper 2017, di come l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali, nello specifico il Building Information Modeling (BIM), applicato a progetti già esistenti, possa portare alla realizzazione di aree di sosta d’eccellenza, con meno errori in fase di progettazione, possibilità di verificare i costi certi mentre si procede al progetto e di prevedere i costi di gestione e manutenzione. Infatti, grazie alla collaborazione tra APC e l’Università di Pisa, il modello BIM è stato applicato al progetto dell’area di sosta di Rocca de’ Baldi, in provincia di Cuneo, vincitore del Bando APC 2017 “I Comuni dei Turismo in Libertà” con in palio 20.000 euro per la realizzazione di una struttura ricettiva all’aria aperta. Tramite l’applicazione del Building Information Modeling (BIM), il progetto tecnico base della struttura di Rocca de’ Baldi “ha preso vita” virtualmente, con la dotazione di accessori, componenti ed elementi ambientali specifici per un’area di sosta e fondamentali per la sua realizzazione.
Un progetto chiavi in mano
Il BIM è un metodo per l’ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione di costruzioni tramite l’aiuto di un software attraverso cui tutti i dati rilevanti di una costruzione possono essere raccolti, combinati e collegati digitalmente: quindi il suo utilizzo può portare alla creazione di una vera area di sosta d’eccellenza. Inoltre, possiede dei “plus” di valore assoluto che vanno a tutto vantaggio delle amministrazioni locali: il BIM applicato, come nel caso della struttura di Rocca de’ Baldi, comporta meno errori in fase di progettazione e permette di verificare e prevedere i costi certi di gestione e manutenzione durante il progetto. Le caratteristiche specifiche di un’area di sosta possono essere, infatti, parametrizzate ed espresse per aggregazione di funzioni modulari: può essere cioè costruita, gestita con la stessa immediatezza di un’area di sosta che disponga solo di funzioni base. Tutte queste proprietà sono state sviluppate e inserite sul progetto esistente della struttura di Rocca de’ Baldi, consentendo quindi all’area dell’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Bruno Curti di divenire un modello ed esempio del concetto di interconnessione propria dell’attuale fase di digitalizzazione dell’industria dell’accoglienza. Un’area di sosta può trasformarsi in un’infrastruttura intelligente, in grado di localizzarsi, acquisire dati, fare dei rapporti sull’utenza e le sue caratteristiche, attuare una diagnosi delle proprie funzionalità, contribuire a realizzare un database per la mobilità, connettersi ad altre strutture, anche semplici, ed essere dotata di automatismi a basso costo rimanendo del tutto autosufficiente. In poche parole, un’area di sosta d’eccellenza a tutti gli effetti.
La nuova frontiera del turismo
“L’applicazione del modello BIM a un progetto di area di sosta – afferma Francesca Tonini (direttore generale di APC) – rappresenta la nuova frontiera del Turismo e della Ricettività all’Aria Aperta e può essere esportato in tutti i settori. Rientra nella strategia europea dell’Industry 4.0 ed è un progetto, realizzato da APC in collaborazione con l’Università di Pisa, innovativo e funzionale, che permette alle amministrazioni locali di gestire al meglio costi e risorse”.
Entusiasta Bruno Curti (sindaco di Rocca de’ Baldi): “Questo strumento è utile e molto interessante. Siamo onorati che il nostro progetto sia stato preso come modello, per questo ringraziamo l’APC e l’Università di Pisa. Il BIM rappresenta una sinergia speciale anche verso la logica di bilancio imprenditoriale, perché permette di calcolare il ritorno economico del progetto”.
Il prof. Paolo Fiamma (responsabile scientifico del Dipartimento DESTeC dell’Università di Ingegneria di Pisa), spiega infine l’efficacia di questa sperimentazione: “Grazie a un metodo come il BIM, la realizzazione di un’area di sosta può essere controllata sia nei costi sia nei tempi, oltre che nelle risorse utilizzate. Inoltre, è possibile “customizzarla” in base alle esigenze dei singoli territori, rispettando anche le caratteristiche ambientali e strutturali di una particolare zona. Non è da sottovalutare la gestione dei costi, che può avere un impatto importante anche sulle amministrazioni comunali in termini di ritorno economico e di impatto sul territorio“.