Brennero: ANITA e ANFIA, un chiaro messaggio al Ministro Toninelli
Italia, Austria e Germania unite per potenziare l’asse ferroviario del Brennero in un ottica anche di contenimento delle emissioni inquinanti dovute al trasporto stradale. L’incontro del 12 giugno 2018, denominato Brenner Meeting, sarà fondamentale per cercare di risolvere questioni legate all’attraversamento dell’arco alpino attraverso l’asse del Brennero: “Iniziative unilaterali, come il sistema di dosaggio dei veicoli pesanti messo in piedi dal Tirolo, non solo distorcono la concorrenza e contrastano con il diritto UE, ma hanno anche un effetto controproducente su congestione ed emissioni nocive, come testimoniato dalle lunghe file di Tir che si sono registrate nei giorni di divieto, e determinano anche un problema sociale per gli autisti” dichiara Thomas Baumgartner, Presidente di ANITA, l’Associazione di Confindustria che dal 1944 rappresenta le imprese di autotrasporto merci e logistica che operano in Italia e in Europa.
Lo sfogo di ANITA e ANFIA
Gli fa eco Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica: “La soluzione al problema potrebbe avvenire attraverso una differenziazione della circolazione delle classi di veicoli penalizzando quelli più inquinanti, garantendo la circolazione ai mezzi Euro VI e prevedendo una premialità aggiuntiva per i veicoli più moderni e puliti, in primis quelli alimentati a gas naturale liquefatto, gas naturale compresso e full electric, ma anche attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie come il platooning, i semirimorchi allungati del Progetto 18 o anche gli EMS”.
La lettera al Ministro Toninelli
Le due associazioni hanno divulgato questo comunicato congiunto, relativo al Brenner Meeting del 12 giugno, indirizzando un chiaro e preciso messaggio al nuovo Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Danilo Toninelli, per ribadire che è fondamentale superare logiche basate su iniziative unilaterali: “Il 70% dell’export e dell’import italiano passa sulle Alpi e la maggior parte viaggia attraverso il Brennero, asse fondamentale di collegamento del nostro Paese con i grandi mercati del Centro e Nord Europa” ricorda il Presidente ANITA. “È illusorio pensare che tutte le merci possano essere trasferite alla ferrovia: il modal shift va sicuramente incentivato, ma al tempo stesso occorrono soluzioni che garantiscano la permeabilità dell’arco alpino al trasporto su strada, coniugando le esigenze ambientali con la sostenibilità economica” prosegue Baumgartner.