Bosch Italia vola nell’anno della pandemia

I risultati economici del 2020 per la filiale italiana dell’azienda tedesca specializzata in tecnologia e servizi vanno ben oltre le previsioni. Sorprende il volume d’affari di due miliardi di euro, e volano le forniture di componenti per le ebike, prodotti a Bari.

Un anno difficile per tutti, si è concluso con risultati più che positivi per la filiale italiana di Bosch, che ha chiuso un 2020 con ottimi e inattesi segnali, non solo per quanto riguarda il fatturato, ma anche e soprattutto se si considerano le prospettive per il futuro. Lo conferma innanzitutto il volume d’affari generato da Bosch Italia nell’anno della pandemia, che il bilancio indica prossimo ai due miliardi di euro. Gli effetti del Coronavirus si sono fatti sentire, con una riduzione del fatturato vicina all’11 per cento rispetto ai 12 mesi precedenti, ma questo non ha impedito di raggiungere risultati che sono andati ben oltre le previsioni iniziali.

Un grazie ai 6.000 collaboratori

In Italia, il colosso tedesco specializzato in tecnologie e servizi opera con 21 società e quattro centri di ricerca, dando lavoro a circa 6.000 addetti. E parte del merito di quanto ottenuto nel corso del 2020 va proprio all’impegno, alla flessibilità e alla creatività del collaboratori, come ha tenuto a precisare Fabio Giuliani, General Manager del Gruppo Bosch Italia.

 

La spinta delle ebike

Dei quattro settori nel quali opera il Gruppo, quello delle Mobility Solutions ha indubbiamente risentito del calo di immatricolazioni di veicoli di quasi il 28 per cento, passato da 1,92 milioni del 2019 a 1,38 milioni nel 2020. Tuttavia il segmento costituito dalle soluzioni di mobilità ha dimostrato di funzionare meglio del mercato italiano di riferimento. In particolare, grazie alle forniture di componenti per le eBike, realizzati nello stabilimento di Bari. Un risultato che è stato fortemente sostenuto dall’impennata di vendite di biciclette a pedalata assistita in Italia, che ha registrato un incremento del 44 per cento rispetto al 2020, con quasi 280.000 unità.

 

Il sostegno alle officine

Meno incoraggianti sono i dati che arrivano dalla divisione Automotive Aftermarket, con le vendite inesorabilmente penalizzate dagli effetti della pandemia. In ogni caso, la divisione ha proseguito con la propria strategia a sostegno dei programmi per le officine Bosch Car Service e AutoCrew e dei ricambisti indipendenti partner, sviluppata insieme ai concessionari Bosch sul territorio.

Gli effetti delle chiusure

Un calo di fatturato è stato fatto registrare anche dal settore di business Industrial Technology, a causa del blocco di tutte le attività produttive non essenziali, che ha di fatto coinvolto la quasi totalità della base clienti di Bosch Rexroth. Ma i 12 mesi di chiusura sono stati impiegati dal Gruppo Bosch Italia per accelerare il processo di digitalizzazione dell’azionamento e del controllo dei sistemi per l’industria, implementando in particolare i sistemi di manutenzione remota.

 

Bricolage e case smart

Il forte aumento della domanda di elettroutensili e elettrodomestici, con il contributo del canale di vendita online, ha fatto “volare” la divisione Elettroutensili, che nel 2020 ha visto aumentare le vendite nel comparto Professionale, come in quello Hobbistico. Allo stesso modo, la divisione Elettrodomestici BSH, che propone prodotti connessi per una casa sempre più smart, ha chiuso il 2020 in positivo.

 

L’opportunità degli ecobonus

Una leggera, ma significativa, crescita del giro d’affari è stata evidenziata anche dal Energy and Building Technology, con il contributo della divisione Termotecnica. Un nuovo risultato positivo che deriva dalla tempestiva capacità di cogliere le opportunità offerte dagli incentivi governativi in tema di efficientamento energetico degli edifici. Un elemento che ha sostenuto le vendite di prodotti e sistemi ad alta efficienza energetica e a basso impatto ambientale, come le pompe di calore e le caldaie a condensazione in classe A e A+.

 

Fabio Giuliani, general manager Bosch Group Italy

Il 2021 sull’onda del 2020

Gli effetti delle strategie messe in campo nel corso del 2020, comprese le azioni virtuose dei siti produttivi Bosch in Italia, nel segno della sostenibilità, si stanno dimostrando vincenti anche nel corso del 2021. Nonostante le difficoltà non siano del tutto superate, il primo trimestre si è dimostrato ancora una volta positivo. “Questo ci permette – ha dichiarato il General Manager Fabio Giuliani, nella nota di commento ai risultati 2020 – di affrontare con ottimismo e determinazione le sfide future perseguendo i nostri obiettivi tra cui, in particolare, quello di una Tecnologia per la vita, nel rispetto della sostenibilità e del corretto uso delle risorse”.

 

 

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