Bmw Serie 8: emozioni di guida

di Lorenzo Palma

E’ sicuramente uno dei sogni proibiti per molti automobilisti. E salirci sopra, guidarla in città, viaggiare per lunghi percorsi tra autostrade e strade di montagna per noi che l’abbiamo provata per oltre 1.500 km è stata un’esperienza davvero unica. Stiamo parlando della nuova Bmw Serie 8: tra le più riuscite degli ultimi anni per quanto riguarda il design. Dalla Casa automobilistica di Monaco di Baviera abbiamo avuto in prova la nuova Bmw Serie 8 con motore a gasolio, trazione integrale e allestimento M sport.

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Anzitutto il colpo d’occhio: cofano lungo, grandi nervature, finitura nero lucido nel “nostro” allestimento M Sport. Una coupé di razza che da tempo non ci capitava di guidare. Fanaleria inedita che per il bagliore sembra un set cinematografico con quel suo design che dona una grinta notevole alla vettura. Guidarla di notte nelle valli piemontesi è stato come portarla di giorno, talmente elevata è l’illuminazione che assicura. Partiti verso sera da Demonte, nella Valle Stura, verso la più ampia Valle della Lavanda, se non fossero stati questi fari a illuminare i tornanti, non avremmo potuto ammirare daini, caprioli, cinghiali che ci hanno accompagnato lungo quei boschi.

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Questo gioiello di ultima generazione ci ha stupiti anche per altri dettagli: la “bocca” molto ampia, dove al centro troviamo il radar del cruise control adattivo e due prese d’aria che fanno confluire l’ariaal motore. Anche quelle laterali contribuiscono al raffreddamento dei freni. Ma l’aspetto più affascinante di quest’auto è la fiancata, il suo profilo anteriore molto lungo, la parte centrale rastremata e il padiglione che scende progressivamente verso la coda corta.

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La prima tappa è una locanda vicino a Cornaletto Sottano, nel Cuneese: qui il vecchio Bepi, per tutti “ratìn”, piccolo topo in piemontese, ci serve un brasato di fassona accompagnato da funghi porcini e innaffiato con un Bricco dell’Uccellone del 2015. Riprendiamo il viaggio – ovviamente – l’indomani mattina:  persorriamo la statale 21 e ci fermiamo al km 16 per ammirare le distese di lavanda . E riflettiamo sul fatto che questa Bmw Serie 8 è una sorta di “muscle car” all’europea. Le dimensioni parlano da sole: 282 cm di passo (l’abitacolo è molto arretrato); altezza di 134 cm, lunghezza di 484 cm e larghezza di 190 cm. Le sedute sono comode per i sedili anteriori, rivestiti in modo magistrale con imbottiture rigide, ma confortevoli. Lo spazio per i passeggeri posteriori, tuttavia, è piuttosto risicato.

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Uno degli aspetti più interessante di questa vettura è l’impianto frenante M Technik: dischi davanti e dietro da 395 mm, e pinze marchiate M Sport. Il volume posteriore amplifica la larghezza della vettura, grazie anche ai proiettori a sviluppo orizzontale con firma luminosa a L e tecnologia full Led e fibra ottica. Il bagagliaio ha un’apertura elettroattuata e vanta una capacità di 420 litri che può aumentare sensibilmente abbattendo gli schienali 50/50. Nello scudo posteriore troviamo due sfoghi dell’aria simulati, oltre a un estrattore con colore a contrasto e due grandi scarichi trapezoidali.

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E veniamo alla parte che più appaga l’occhio: gli interni. L’abitacolo della nuova Serie 8 rappresenta il meglio della Casa di Monaco per quanto riguarda tecnologia e finiture. Tutto è rivestito in pelle, con cuciture a vista. Curata anche l’illuminazione con la fibra ottica che cambia tonalità in base alle esigenze (a esempio, nelle portiere cambia colore per segnalarne l’apertura). Il cielo dell’abitacolo è interamente rivestito in Alcantara, mentre i sedili hanno regolazioni elettriche e ventilazione. Il quadro strumenti è interamente digitale e può variare nella grafica e nella tinta in base alle modalità di guida: Eco azzurro, Sport rosso e bianco/arancione in modalità Normal. Volante sportivo con parte centrale in pelle, comandi intuitivi e facili da utilizzare. Paddle in alluminio per la gestione del cambio ZF e inserti sempre in alluminio nella parte centrale del tunnel completano la dotazione.

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Certo: siamo ovviamente stati attenti a non superare i limiti consentiti: ma lasciatecelo dire… è la velocità la seduzione di questa vettura. Appena acceso il propulsore siamo rimasti colpiti dal sound pieno e vigoroso, che si addice a una sportiva di razza. Il 6 cilindri in linea da 3 litri eroga la bellezza di 320 cv e 680 Nm di coppia a 1.600 giri. La velocità massima è autolimitata a 250 km/h, mentre l’accelerazione 0-100 km/h viene coperta in 4,9 secondi.

Lo sprint è bruciante, ma il peso importante della vettura si fa sentire, con una certa inerzia nelle ripartenze da fermi. L’assetto ribassato, i cerchi in lega da 20 pollici e soprattutto le sospensioni adattive a controllo elettronico, tuttavia, riescono a fare miracoli in termini di precisione di guida. Rientriamo a Milano: tanti chilometri di guida piacevolissima. Ma tutto ha un prezzo: e qui partiamo da una base di 90mila euro.

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