Blocchi del traffico: dealer PSA sull’Aventino
Le associazioni dei concessionari italiani del Gruppo PSA, ACCI (Citroen), ACP (Peugeot) e AICO (Opel) rimarcano la posizione già espressa dalla propria Federazione di categoria Federauto, riguardo la necessità di un intervento del Governo volto a coordinare gli atti delle Autorità locali in materia ambientale per far sì che le misure adottate siano orientate da criteri oggettivi, evitando di creare eccessivi disagi alla cittadinanza, confusione nella clientela, gravi danni alle attività di vendita che finiscono peraltro necessariamente con ripercuotersi negativamente sulla forza lavoro delle concessionarie.
Tutto questo con seri dubbi, avanzati peraltro da vari esponenti della comunità scientifica, sull’efficacia reale delle misure adottate.
ACCI, ACP e AICO condividono inoltre la nota di chiarimento diramata dal Groupe PSA Italia e, in particolare, evidenziano la parte in cui si afferma che i veicoli Diesel di ultima generazione, quelli attualmente in vendita, hanno emissioni di particolato e di ossidi di azoto uguali ai veicoli benzina e prossimi allo zero e non devono essere penalizzati in alcun modo. Al contrario di molte vecchie auto a benzina, come le Euro 3 – spesso erroneamente confuse come ecologiche – che non abbattono in maniera significativa le emissioni degli inquinanti.
Le scelte operate da alcuni Amministratori locali sono illogiche ed in contrasto con le normative europee ed internazionali, frutto di studi ed analisi scientifiche accurate che certificano la piena idoneità a circolare ai veicoli Diesel Euro 6 di ultima generazione.
I concessionari dei marchi del Groupe PSA Italia sostengono con convinzione il percorso intrapreso dalle Sase automobilistiche rappresentate teso a sviluppare e portare sul mercato prodotti in grado di garantire l’obiettivo “emissioni zero” tramite veicoli elettrici e ibridi plug in ricaricabili (con la spina) già disponibili nella gamma di vendita. Le associazioni auspicano inoltre che la nuova suddivisione per classi di emissione (prevista nella circolare del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dello scorso 3 dicembre 2019) aiuti finalmente i clienti, con un criterio semplice e oggettivo, a definire ciò che sarà buono o meno per la nostra salute.