Silver base

Bentornata SMW

di Valerio Boni

Come altri marchi storici del motociclismo italiano, anche quello della SWM, popolarissimo negli anni Settanta e Ottanta,era stato spazzato via nel 1985 dalla crisi. Grazie ai capitali cinesi di Daxing Gong, a capo dello Shineray Group, le SWM sono tornate a essere una realtà, con una vera gamma di modelli dalle caratteristiche e impostazioni differenti, non limitate alle offroad sportive del passato. Quella intrapresa non è una semplice operazione di moto orientali rinominate, ma un progetto industriale che ha consentito di rimettere in funzione il moderno stabilimento di Cassinetta di Biandronno, sulle rive del Lago di Varese, dove BMW  produceva i modelli Husqvarna, prima di cedere il marchio all’austriaca KTM.

Gestione italiana

La gestione è interamente affidata a personale italiano di grande esperienza, dal direttore Leandro Scomazzon, già amministratoe delegato di Aprilia e Moto Guzzi, al designer Raffaele Zaccagnini. I programmi sono ambiziosi, poiché già entro la fine del 2017 è prevista la produzione di 7.000 moto. L’idea è quella di sfruttare al massimo le opportunità offerte dall’appartenenza a un colosso nel settore della meccanica, così la progettazione è interamente made in Italy, mentre l’assemblaggio dei motori di grande serie sono premontati in Cina e successivamente finiti e collaudati a Biandronno.

Tradizione rispettata

Il contatto con il passato è mantenuto dai modelli dedicati alle competizioni enduro e supermotard, con cilindrate da 125 a 500 cc, ma in listino ci sono anche proposte per tutti i giorni, a cominciare dall’ammiraglia più recente, la Superdual 600, una monocilindrica dall’impostazione crossover, da usare su asfalto come su percorsi più avventurosi. Tuttavia SWM punta molto su una gamma nella  una gamma nella gamma, la serie Classic. Quella costruita attorno al motore monocilindrico a quattro tempi di 440 cc. L’uso di ruote e dettagli differenziati ha consentito la realizzazione di veicoli con impostazioni diverse quanto attuali, anche se in chiave retrò. Sono la stradale GranTurismo, la café racer Gran Milano e la scrambler Silver Vase, tutte accomunate dalla grande facilità di guida, oltre che da prezzi decisamente abbordabili, che partono da 5.490 euro. 

 

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