Benelli Leoncino Trail, il ruggito della savana pesarese
di Federico Falsini
È tornato il Leoncino ma non è Simba. Infatti non mi sto riferendo al leone bianco del cartoon anni ’80, ma alla piccola Benelli che omaggia nel nome un illustre antenato. E oggi la gamma si arricchisce della nuova versione Trail dalle vocazioni “tuttoterreno”, riconoscibile a colpo d’ occhio per i vistosi quanto obbligatori pneumatici tassellati, da 19” all’ anteriore mentre al posteriore troviamo un 17”.
Analisi tecnica
Il motore è sempre il 500 cc da 48 cv e 4,6 kgm di coppia, più che sufficienti per divertirsi con una moto così leggera da renderla agile come una gazzella. Completano il corredo ciclistico una forcella upside-down con steli del diametro di 50 millimetri, al posteriore un forcellone oscillante con mono ammortizzatore laterale.
L’impianto frenante presenta all’avantreno un doppio disco da 320 mm con pinze flottanti a due pistoncini, mentre al retrotreno troviamo un disco di 260 mm con pinza a singolo pistoncino. Ovviamente, Abs obbligatorio.
Telaio a traliccio in tubi d’acciaio a vista, ma la parte terminale è celata dal serbatoio. Proiettore a led, strumentazione interamente digitale.
Caratteristico il Leone sul parafango anteriore, segno distintivo della gamma.
Con un prezzo di 5.990 euro, disponibile nei colori rosso argento e nero, non resta altro che saltare in sella, mettere in moto ed immergersi nella giungla urbana.