Aznom Palladium: oltre ogni immaginazione
di Piero Evangelisti
Coraggio. Ce ne vuole tanto oggi a un brand automobilistico, che fino a oggi ha realizzato alcune one-off, Aznom, per decidere di lanciare il suo primo modello, Palladium, che stravolge le regole non scritte che governano il design delle quattro ruote e che verrà prodotto in una limitatissima serie di dieci esemplari. “Abbiamo progettato quest’auto scegliendo tecniche di lavorazione artigianali che si stanno perdendo, come la battitura a mano della carrozzeria, unendole a produzioni tecnologiche – commenta Marcello Meregalli, fondatore di Aznom -: motoristi, pellettieri, battilastra, designer e progettisti che hanno lavorato al progetto sono eredi di una tradizione che ha reso le automobili italiane famose nel mondo”.
Fin qui siamo nel mondo rarefatto delle auto fatte ancora a mano, un artigianato ancora molto apprezzato da clienti facoltosi di ogni parte del mondo. Ma ciò che distingue Palladium sono le dimensioni estreme: sei metri di lunghezza per due metri di larghezza ci dicono che siamo di fronte a una limousine, poi leggiamo che l’auto è alta due metri e intuiamo che si tratta di qualcosa di molto speciale e che le sorprese non finiscono con la sua grandezza.
Un’ammiraglia pronta all’off-road
Palladium, equipaggiata di un 5.7 biturbo da 700 cv e 950 Nm di coppia massima, è infatti realizzata su una piattaforma a trazione integrale che può spostare la mole dell’auto senza problemi anche lontano dall’asfalto. Con Palladium, il percorso da berlina a Suv si inverte grazie al design che ci riporta a prima della nascita degli Sport Utility. “Sono sempre stato appassionato di vetture grandi – spiega Meregalli – di berline giganti come le americane sfornate dagli anni ‘30 sino a inizio anni ‘70. Oppure le clamorose Rolls-Royce e Bentley di quei periodi. Mi hanno sempre affascinato le dimensioni importanti, i “cofanoni” e l’imponenza di quelle vetture mitiche.
Il pensiero di fare qualcosa del genere mi ronzava in testa da tempo e avevo persino sfiorato l’idea di un’operazione “resto mod” su base Rolls-Royce d’epoca. Poi accade che nel 2008 la Cadillac presenta la nuova limousine presidenziale per Barak Obama che, al contrario di tutte le precedenti auto presidenziali, non era “allungata”, ma proporzionata in modo diverso. Partendo da un mega suv era stata infatti costruita una berlina, grande, imponente e lussuosa ma proporzionata come una normale tre volumi”. L’avventura di Palladium è cominciata così.