Azioni antismog: più programmazione, meno divieti
di Geronimo La Russa*
Guardando alle misure entrate in vigore in Lombardia per contrastare l’innalzamento del PM10, ritengo giusto e doveroso assumere provvedimenti a tutela dell’ambiente e soprattutto per evitare di mettere a rischio la salute dei cittadini. Obiettivi condivisi che vanno raggiunti con spirito comune. Evitiamo però che, anche nel 2020, come ormai da consuetudine da moltissimi anni, il capro espiatorio delle azioni antismog siano sempre e comunque gli automobilisti.
Il tema va affrontato sempre più in termini di programmazione. Bene, dunque, in questa direzione, la “scatola nera” per il controllo delle emissioni delle auto meno moderne, così come gli incentivi per la sostituzione dei mezzi datati. Analogamente sono da promuovere misure per la fluidificazione del traffico e per la razionalizzazione della distribuzione delle merci.
Non dimentichiamo, però, che l’inquinamento non è prodotto solo dai veicoli, quindi ragioniamo anche su politiche che riguardino, ad esempio, l’ammodernamento degli impianti di riscaldamento obsoleti degli edifici e l’implementazione del verde urbano.
*Presidente di Aci Milano