Autotrasporto: vettori stranieri e problemi del settore
di Cinzia Franchini, portavoce di Ruote Libere
Bene i controlli della Polizia Locale di Modena sul mancato rispetto delle norme nel settore dell’autotrasporto, ma sarebbe sbagliato limitare la fotografia dei problemi che gravano sul settore alle scorciatoie (intollerabili sia chiaro) praticate da alcuni vettori stranieri. Del resto va rilevato che, nei controlli specifici modenesi, sui 12 autisti fermati 11 erano stranieri per stessa ammissione della Polizia Locale, non vi è dunque da stupirsi se le ben 11 sanzioni hanno riguardato lavoratori non italiani.
Da tempo ormai la concorrenza al ribasso che ha messo in ginocchio il settore dell’autotrasporto è infatti praticata da aziende italianissime che tentano, spesso con successo, di aggirare in ogni modo la normativa per praticare prezzi sempre più stracciati ai committenti. Se pensiamo, dunque, che il problema sia legato agli autotrasportatori stranieri, non abbiamo capito la dimensione e la portata di quello che sta accadendo nel nostro settore.
La normativa stringente e superata viene continuamente bypassata e i committenti non si fanno alcuna domanda davanti a servizi offerti a costi irrisori rispetto ai carichi di lavoro e ai costi aziendali. E’ evidente che questo contesto rappresenta sempre più un terreno fertile per la criminalità organizzata che può estendere il suo controllo su aziende che non riescono più a stare in un mercato così inquinato e che vengono usate come semplici “lavanderie” di denaro riciclato.
In tutto questo, il vero argine dovrebbe essere rappresentato da una vera rete tra imprenditori, favorita da un ruolo attivo da parte delle associazioni di categoria. Invece, abbiamo viceversa a che fare con un settore sempre più diviso e con associazioni impegnate a sopravvivere a loro stesse intercettando e drenando una parte dei cospicui aiuti che il Governo assegna al mondo dell’autotrasporto.