Autotrasporto: riflessioni nell’anno della pandemia

di Paolo Starace, presidente di Unrae Veicoli Industriali Il fatto che i dati di mercato che rileviamo in questa seconda ondata di contagi sembrino procedere su valori di positività, contrariamente a quanto avvenuto nella prima ondata, può dipendere dal fatto che il lock-down è stato meno severo rispetto alle attività manifatturiere che di fatto non hanno chiuso, con conseguente sostegno della produzione industriale e della domanda di trasporto. Inoltre, rileviamo un incremento di consegne del segmento flotte le quali hanno di fatto posticipato a fine 2020 le consegne di acquisti conclusi nella prima parte dell’anno. Da ultimo, la ritrovata fiducia dei trasportatori nel rinnovare il parco  circolante grazie al saldo dei contributi agli investimenti arretrati e, dall’altro, vista  l’apertura dei termini del primo periodo di incentivazione agli investimenti per il 2020 e il  2021. A questo proposito, piuttosto, varrebbe la pena riflettere con attenzione sulla rapidità con la quale si sono esaurite le risorse messe a disposizione per le  diverse categorie di veicoli ammessi al contributo. Le domande di prenotazione dovevano  essere inviate a partire dalle ore 10:00 del 1° ottobre scorso e fino alle ore 8 del 16  novembre. 

Ebbene, solo la categoria dei veicoli con motorizzazione Euro VI, da acquistare contro radiazione per rottamazione, ha esaurito la disponibilità relativa di risorse, in meno di 5 ore  dopo l’apertura dei termini, mentre alla chiusura dei medesimi, quindici giorni dopo, nessun’altra categoria aveva impegnato per intero le proprie risorse.

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