di Paolo Uggé, presidente di Fai-Conftrasporto
Congelato il fermo annunciato per il 4 aprile, sono diversi i temi che restano ancora sul tappeto. Il primo, quello della sicurezza sociale e della circolazione che accomunano le imprese con i rispettivi lavoratori. Senza la certezza che le regole definite vengano rispettate e soprattutto fatte rispettare in breve tempo il sistema collasserebbe e tutto tornerebbe come prima.
Il secondo è quello della comprensione da parte dell’Esecutivo della assoluta necessità che il sistema logistico e dei trasporti sia l’elemento decisivo per la competitività del Paese. Ecco perché torna prepotentemente al centro delle scelte il rispetto delle regole. Noi operiamo perché le regole del mercato si realizzino in una cornice dove non vinca la regola del più forte, ma armonicamente tutte le parti riescano a collaborare insieme per la ricerca dell’interesse comune.
Il Governo ha assunto decisioni significative sotto l’aspetto economico, per consentire alle imprese di ristornare in parte i danni subiti, e di questo dobbiamo rendere merito a chi ha lavorato perché ciò accadesse. Sono però necessari ulteriori provvedimenti che completino i contenuti del protocollo di intesa sottoscritto e ratificato dalle assemblee delle associazioni dell’autotrasporto, consentendo il congelamento delle iniziative che erano state decise da Unatras – prosegue Uggè -Guai però a pensare che, raggiunti i risultati del ristorno dei maggiori costi, le imprese abbiano risolto i loro problemi.
Occorre camminare insieme in questo quadro nuovo, proseguendo e sostenendo il dialogo sui temi ineludibili del settore. In gioco c’è la realizzazione di un sistema logistico dove tutte le modalità siano messe in grado di coesistere per rafforzare la sicurezza dei cittadini e dell’intero Paese.