Autotrasporto: il 13,8% è Euro 0, servono ancora incentivi
di Cinzia Franchini, portavoce di Ruote Libere
Sono complessivamente 4.646.659 gli autoveicoli per il trasporto di cose circolanti secondo gli ultimi dati forniti dal Ced del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Di questi, 641.811 sono Euro 0 oppure precedenti, pari al 13,81%. N el dettaglio si tratta di 216.488 mezzi sopra le 3,5 tonnellate e 425.323 sotto le 3,5 ton. Gli Euro 6 sono invece 936.518, il 20,15%. Nello specifico si tratta di 143.731 mezzi sopra le 3,5 tonnellate e 792.787 sotto le 3,5 tonnellate. Gli Euro 1 sono 271.680 (5,85%), Euro 2 sono 557.391 (12%), Euro 3 812.764 (17,49%), Euro 4 sono 762.337 (16,41%) Euro 5 sono 664.158 (14,29%).
Del parco circolante, 783.338 veicoli sono sopra alle 3,5 tonnellate pari al 16,86%, 3.863.321 sono mezzi sotto alle 3,5 tonnellate. Sono dati che ci restituiscono una fotografia di un parco veicoli obsoleto in cui siamo ancora molto lontani da un rinnovamento sostanziale verso mezzi meno inquinanti, tant’è che il 64,56% dei veicoli ha più di 11 anni. Davanti a questi numeri ci auguriamo dal ministro Enrico Giovannini una presa di coscienza della complessa realtà nella quale il suo ministero è chiamato a operare.
Se il cambio di nome del ministero da Trasporti’ a Mobilità sostenibile riflette una esigenza di rinnovamento anche delle flotte, è anche vero che con una congiuntura economica simile servirà tempo per arrivare a risultati significativi. Un tempo che inevitabilmente sarà proporzionale agli incentivi concreti che il Governo riuscirà a mettere in campo a favore delle aziende di autotrasporto. Parliamo spesso di piccole realtà mono veicolari le quali, da sole o con pochi aiuti, pur volendolo fare oggi non possono permettersi di sostituire i propri vecchi mezzi.