Autopromotec Conference, ecco il futuro dell’aftermaeket automotive

di Stefano Belfiore*

“Il futuro prevede la necessità di condividere e prendere decisioni veloci per poter raccogliere le sfide del cambiamento, stimolando il mercato della tecnologia che dobbiamo far crescere facendo sistema”. Insomma non bisogna avere paura dell’innovazione. Lo sostiene Renzo Servadei, amministratore delegato di Autopromotec, chiudendo la seconda edizione di Autopromotec Conference – Stati Generali 2018. Più di 500 persone hanno presenziato ai lavori della due giorni. E confrontarsi in una serie di tavole rotonde e dibattiti, sui temi della digitalizzazione e dei nuovi trend della mobilità, i protagonisti nazionali e internazionali dell’aftermarket automobilistico.

Particolare attenzione è stata posta sulla connettività, l’auto elettrica e ibrida, la shared mobility. Ma anche sulla formazione e le competenze del capitale umano che dovrà raccogliere le sfide del futuro in un settore in continua e rapida evoluzione. La nuova mobilità che si fa sempre più strada avrà, di sicuro, un impatto anche sul post-vendita automobilistico. Ci sarà ancora tempo per un cambiamento epocale e radicale. Ma è necessario guardare con ottimismo al futuro. Prepararsi alla metamorfosi, capendo in anticipo come evolverà l’auto e, pertanto, tutti gli interventi di assistenza e manutenzione.

Se oggi un’automobile è composta da circa 1.000 componenti, un veicolo elettrico sarà invece formato da circa 100 pezzi. Un evidente ‘balzo indietro’ che impone nuove logiche di business in aftermarket ed un nuovo modus operandi per ricambista e meccatronico.

Autopromotec

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Pronti all’innovazione

Secondo il report “Man and Machine in Industry 4.0” del Boston Consulting Group, i dipendenti dovranno essere più aperti al cambiamento, possedere una maggiore flessibilità per adattarsi ai nuovi ruoli e ambienti di lavoro ed essere abituati al continuo apprendimento interdisciplinare. Non solo: ci sarà un enorme bisogno di riqualificazione.

Quando vincono le start-up

Al centro della seconda edizione di Autopromotec Conference, c’è stata l’Area Innovazione con la presenza di 20 realtà tra laboratori di ricerca, spin off universitari e start up, selezionati in collaborazione con Aster, società per l’innovazione e il trasferimento tecnologico della Regione Emilia Romagna.

Tra esse, il progetto bolognese Time – Tecnologia Integrata per la Mobilità Elettrica – soluzione retrofit per la trasformazione di automobili termiche usate in veicoli elettrici completamente rinnovati. L’iniziativa, co-finanziata dal Fondo europeo di sviluppo regionale Por-Fesr 2014-2020 della Regione Emilia Romagna, alimenta l’industria del territorio del comparto componentistica per veicoli elettrici con contenuti innovativi e fortemente integrati, aumentandone la competitività attraverso la fornitura di sistemi di trazione avanzati e completi, al posto di singoli componenti fornibili attualmente.

“Time” getta così le basi per realizzare la prima filiera della rigenerazione di autoveicoli con motore a combustione. Ad Autopromotec Conference gli attori in campo non esprimono soltanto un nuovo concetto di mobilità strettamente legato all’automotive, ma anche alla più ampia gamma di strumenti e servizi in sinergia tra loro.

É il caso del rivoluzionario servizio di bike sharing della parmense Shike che consente alla municipalità di ottenere la massima efficacia ed efficienza dei trasporti cittadini. Il tutto nel pieno rispetto del decoro urbano e in modo economicamente sostenibile attraverso tecnologie digitali integrate per smart cities e aziende 4.0.

*www.inforicambi.it

 

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