Il prorettore Giuliano Noci
Automotive ed e-commerce visti dal Politecnico di Milano
“Al di là delle vendite record registrate da Alibaba, dobbiamo andare oltre alla dimensione quantitativa per cogliere alcuni segnali interessanti. Per prima cosa emerge chiaro che la Cina è un mercato che ha caratteristiche più avanzate rispetto all’Europa e all’America. Anche per la vendita di automobili, la Cina ha una marcia in più in quanto utilizza al meglio le tecnologie digitali” – commenta Giuliano Noci, prorettore del Polo Territoriale Cinese del Politecnico di Milano -: i cinesi, in questo senso, non hanno freni inibitori, sono rinati economicamente con le tecnologie e ne fanno un punto di forza.
La galoppata di Pechino
Molto del commercio in Cina si fa infatti via mobile, a testimonianza di un avanzato uso delle innovazioni digitali. Un dato su tutti per quel che riguarda il valore dell’ecommerce, che in Cina riguarda anche i beni di immediata necessità. Il mercato del commercio elettronico cinese nel 2016 ha proseguito la sua crescita turbinosa, con un +23,6% rispetto al 2015 e un totale di transazioni B2b + B2c stimate in 2.700 miliardi di euro. Con specifico riferimento al B2c, la Cina ormai pesa per oltre il 45% del mercato mondiale e ambisce a superare la quota del 50% nel 2017”, continua Noci.
Quell’Alfa Romeo che piace
“Mi immagino inoltre che in futuro il mercato più grande per l’automotive sarà quello cinese, dove ci sono grandi spazi di inserimento anche per le vetture elettriche. Per concludere, il boom di vendite di Alfa Romeo dimostra come in Cina la leva del commercio elettronico sia una leva interessante in grado di offrire tante opportunità anche per le imprese italiane. Un mercato, quello cinese, non facile e proprio per questo motivo le nostre aziende dovrebbero appoggiarsi a grandi piattaforme come Alibaba in grado di supportarle nelle vendite e di svolgere operazioni di marketing per dare maggiore notorietà ai nostri marchi, conclude Noci