Autocarri: in Italia solo il 40% è Euro 4 o oltre
In Italia solo il 40,9% degli autocarri circolanti è Euro 4 o oltre, denunciando una vecchiaia di mezzi circolanti ampia. È questo il dato che emerge da un’elaborazione dall’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp – l’Associazione italiana ricostruttori pneumatici – sui dati Aci. Un dato certificato al 31 dicembre 2017 e che sancisce come meno dei veicoli immatricolati abbia i più recenti dispositivi per ridurre le emissioni di sostanze inquinanti e nocive.
Autocarri in Italia, parco veicoli anziano
Il restante 59,1% è rappresentato da autocarri Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3, vale a dire veicoli con più di 12 anni di età e quindi con livelli di inquinamento alti: “È del tutto evidente la necessità di rinnovare in misura molto significativa il parco circolante a beneficio dell’ambiente ma anche della sicurezza – si legge nella nota – Sebbene le immatricolazioni di nuovi autocarri siano in crescita, è difficile però pensare che l’intero parco circolante datato possa essere sostituito in tempi brevi. Ma non è solo attraverso il ricambio dei mezzi in circolazione che si possono rendere più sicuri e più ecocompatibili i trasporti su strada”.
Accorgimenti da prendere
La nota prosegue: “Per raggiungere questi obiettivi – spiega Airp – è possibile mettere in atto una serie di accorgimenti e comportamenti virtuosi, come ad esempio sottoporre periodicamente gli autoveicoli, e in particolare quelli più datati, alle revisioni obbligatorie per legge, agli interventi di manutenzione e ai controlli sullo stato di usura e della pressione di gonfiaggio dei pneumatici, che hanno una notevole influenza sul consumo di carburante di un veicolo e sulle sue emissioni di CO2. Inoltre, una soluzione eccellente per migliorare l’impatto ambientale di tutti gli autoveicoli è l’utilizzo di pneumatici ricostruiti”.