Auto, zero sostegni dal Governo: perché e quali prospettive

di Pierluigi Bonora

 

Parte male per l’auto italiana il 2022. A fronte di un mercato sotto quota 1,5 milioni nel 2021 – con tutti i problemi causati da pandemia, crisi del chip, transizione ecologica al buio e allarme occupazione – la Legge di Bilancio non prevede interventi a sostegno del settore. E questo nonostante le promesse recenti di un piano triennale di incentivi per circa 3 miliardi capace di dare una scossa al rinnovamento del parco circolante e all’acquisto di veicolo elettrificati e con motori Euro 6 di ultima generazione.

 

Unrae, da parte sua, in una nota, esprime tutto il suo “sconcerto per la decisione delle Istituzioni di ignorare totalmente nella Legge di Bilancio gli incentivi per il mercato delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri”. “Sono rimasti infatti completamente disattesi – aggiunge – i più recenti annunci della politica sull’importanza della transizione ecologica e sul ruolo del settore automotive”.

 

Da parte sua il ministro allo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, riconosce l’impegno disatteso e rinnova la volontà di intervenire: “Dispiace la mancanza di incentivi che pure avevamo chiesto con forza, ma ci riproponiamo di affrontare prestissimo la questione all’interno del Governo”.

 

Eccoci allora a colloquio con l’on. Gianluca Benamati, capogruppo Pd in Commissione Attività Produttive della Camera, con il quale cerchiamo di capire cosa sia successo all’interno del Governo che, nonostante avesse più volte riconosciuto la centralità del settore automotive per il Paese, non ha stanziato i sostegni attesi. Lo stesso Benamati, come primo firmatario, si è visto comunque accogliere dall’Esecutivo l’ordine del giorno con il quale si ribadisce “l’impegno a varare misure di sostegno per la filiera automotive finalizzate al superamento dell’attuale fase di crisi, sia sul fronte della produzione e dell’approvvigionamento sia su quello della vendita di autoveicoli; a partire dal rifinanziamento degli incentivi all’acquisto di veicoli elettrici o di veicoli a basse emissioni di anidride carbonica“.

 

E sempre l’on. Benamati sta avviando, insieme alla collega on. Claudia Porchietto (Forza Italia), un intergruppo parlamentare, aperto ad altre adesioni, che dovrà occuparsi della questione automotive

 

 

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