Auto: un Governo che non ascolta
di Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia
Dopo il desolante risultato del 2020, con 565.000 automobili immatricolate in meno anche il 2021 si preannuncia come un’annata molto difficile e assolutamente incerta. L’unico, modestissimo, segnale positivo nel comparto automotive, è stato l’incremento a 250 milioni di euro dei fondi destinati agli incentivi per le auto ecologiche ad alimentazione tradizionale (fino a 135 g/km di emissioni CO2).
Sicuramente un passo in avanti rispetto al 2020, ma anche questa tranche di bonus è destinata a durare meno del limite prefissato al 30 giugno. In compenso, è arrivata la stangata sul fringe benefit: l’ennesima dimostrazione che questo Governo da un lato non ascolta le giuste proposte di un’intera filiera, dall’altro non è in grado nemmeno di comprendere i benefici per le sue casse e per il consenso elettorale se fosse capace di gestire la fiscalità sull’auto aziendale in modo intelligente.