Auto storiche e Covid/4: Martini (Milano AutoClassica)
di Luca Di Grazia
Proseguiamo la nostra inchiesta parlando con gli operatori del settore. Oggi è la volta di Andrea Martini, presidente di Milano AutoClassica, mostra che si è tenuta alla fine di settembre negli ampissimi e ariosi padiglioni della Fiera di Milano- Rho, nel pieno rispetto delle regole sanitarie.
La prima e forse unica grande domanda: le fiere di auto storiche al tempo del Covid.19, c’è ancora voglia di godersele?
“La decima edizione di Milano AutoClassica svoltosi a Fiera Milano Rho dal 25 al 27 settembre scorsi, ha vinto la scommessa dell’anticipo della data di due mesi sulla precedente calendarizzazione, grazie alla preziosa collaborazione di tutti i partecipanti”.
Quale poteva essere il rischio?
“Il primo Salone automobilistico post emergenza sanitaria ha chiuso l’edizione con oltre 58.000 visitatori e una flessione del 20% circa rispetto all’anno precedente: un importantissimo risultato che è andato oltre le nostre più rosee aspettative, visto il momento delicato e la comprensibile prudenza che ha trattenuto a casa il pubblico generalista e, in parte, di provenienza estera”.
Chi ha partecipato da spettatore nonostante la martellante campagna di stampa che allarmava gli appassionati?
“L’importante affluenza anche di un pubblico di giovani appassionati e preparati attratti non solo da vetture youngtimer, ma anche dai modelli iconici del passato e dai i miti dell’automobilismo storico e sportivo. Tutta linfa vitale per noi che ci sprona a investire sempre di più in un evento che si conferma un appuntamento imperdibile per tutto il comparto”.
Una domanda anche a Desirée Baldini, Pr dell’evento fieristico milanese: avevi qualche dubbio?
“I numeri: 58.184 visitatori, un 20% in meno rispetto all’anno precedente. Vista la congiuntura, chiudere la manifestazione così è stata comunque una vittoria”.