Auto storiche e Covid/1: Battaglia (Modena Motor Gallery)

di Luca Di Grazia

Auto storiche e Covid-19, facciamo il punto e ne parliamo parlando con uno dei protagonisti del settore, Mauro Battaglia, storico organizzatore di Modena Motor Gallery, tenutasi alla fine di settembre.

Quali considerazioni a consuntivo di Modena Motor Gallery, la formula della fiera è ancora valida?

“Troppe fiere di auto d’epoca, prezzi delle auto troppo alti, concorrenza forte delle aste, nuova concorrenza dei portali per le vendite online, ecc… queste sono considerazioni molto diffuse tra gli operatori del settore e gli appassionati; se poi consideriamo che il mercato del settore da alcuni anni ha subito una flessione o, meglio, una stagnazione, si arriva alla conclusione che o le fiere-mostre mercato di auto d’epoca cambiano, si rinnovano, si trasformano o il futuro sarà grigio. Poi arriva la pandemia Covid-19 che costringe, da marzo, per gli eventi in programma a individuare nuove date o, nella maggior parte dei casi, a rinviare al 2021.

Diverse di queste fiere che già manifestavano problemi non ce la faranno a riprendere l’attività”.

Quali strategie per uscire da questo panorama a tinte fosche?

“Penso, poi, che si andrà verso una sinergia o addirittura accorpamenti tra diverse manifestazioni… se c’è una cosa che il Covid-19 ci porta è che da soli tutto è più difficile; lo fanno le aziende che pensano di unirsi lo faranno anche altri settori. Ormai le 4-5 fiere più importanti in Italia (ma è così anche nel resto d’Europa), si assomigliano… alcune più grandi di altre, alcune più di qualità; e anche i visitatori sono chi più chi meno gli stessi. Abbiamo di fronte una sfida che deve andare incontro non solo agli appassionati, ma anche a un pubblico di curiosi e soprattutto di giovani che vorrebbero avvicinarsi a questo mondo.

Come devono evolversi queste manifestazioni?

“Le fiere dovranno essere sempre più, non solo il luogo degli affari e degli scambi (che ovviamente rimane centrale); devono essere luoghi di cultura, di promozione di saperi, di tutela di un patrimonio che ripercorre la storia della tecnologia del design della creatività, dei saperi manifatturieri di artigiani, ingegneri, meccanici;in questa prospettiva avranno un ruolo sempre più importante le associazioni nazionali che promuovono e tutelano un grande patrimonio, e i club di collezionisti e appassionati che devono impegnarsi a stimolare nuove generazioni non solo a godere della bellezza di un’auto, ma a capire cosa c’è oltre quello che si vede: storie di uomini, spesso di sfide. Anche dal punto di vista del mercato non è un caso che ci sia un interesse nuovo verso le auto young timer fatte 20/30 anni fa: costano meno, possono essere un buon investimento, sono più facilmente “utilizzabili” e avvicinano un cliente giovane. Un settore su cui investire offrendo anche la possibilità di comprare a rate con prestiti bancari”.

Quali progetti innovativi ha messo in campo Modena Motor Gallery?

“Questo è quello che stiamo cercando di portare avanti con Modena Motor Gallery e il successo dell’ultima edizione ci ha premiato con il 30% in più di visitatori rispetto all’anno precedente (l’unica fiera post pandemia di qualsiasi settore in Italia con un segno +):

sette mostre rivolte a target diversi, raduno di Harley-Davidson, raduni di auto d’epoca, incontri con personaggi che hanno storie e saperi da comunicare, ma le chiavi del successo insperato anche per noi organizzatori sono state la gran voglia di tornare a uscire e incontrare le auto e moto dei sogni. Oltre al grande investimento che abbiamo fatto nella promozione sui social raggiungendo i 5 milioni di “impression” per circa un milione di persone che hanno interagito; in gran parte giovani che poi hanno prenotato online la visita a Modena Motor Gallery. Occupiamo tutti gli spazi interni ed esterni che Modenafiere offre per un totale di 20.000 mq indoor; anche la dimensione non straordinaria è apprezzata dai nostri visitatori che possono percorrere l’esposizione con tranquillità e in un clima friendly. Il sentimento più diffuso tra i visitatori, non solo modenesi o emiliani, è proprio questo: si respira un clima complice e si vive una piccola grande emozione! Siamo facilitati dal fatto che ci troviamo nella Capitale della Motor Valley mondiale se si pensa che nell’arco di 60 km nascono le Dallara, Pagani, Maserati, Ferrari, Ducati, Lamborghini per non dimenticare i musei e le collezioni private come Panini, Righini, Stanguellini. Modena Motor Gallery cerca di rappresentare questa storia e questo presente con uno sguardo alle auto del futuro insieme ai brand internazionali delle auto d’epoca, perché quì ci sono le “radici del futuro”

L’appuntamento è alla prossima edizione del 25-26 settembre 2021 con tante novità”.

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