Auto elettrica: débâcle strategica dell’Europa

di Pierluigi Bonora

“L’auto elettrica sarà il “de profundis” del settore automotive. Due mega Case auto (probabilmente una tedesca e una francese sovvenzionate dai rispettivi stati) saranno sufficienti per soddisfare il mercato. Indifferenziazione di prodotto che è sinonimo di disastro economico. Componentisti azzerati. Riparazione probabilmente in mano alle due Case auto rimaste. Meccanici indipendenti estinti. Migliaia di professionisti che perderanno il lavoro. Miopia? Sottomissione? Non so dire. Gli Idrocarburi saranno comunque ancora indispensabili per produrre energia perché le rinnovabili rimarranno un sogno hippy e, quindi, le emissioni saranno esattamente quelle di prima. Insomma, un abbaglio collettivo in cui la Cina raccoglierà i più succosi frutti (materie prime, batterie, motori elettrici, pale eoliche, pannelli solari: tutto Made in China). Una vera débâcle strategica dell’Europa. Un’europa avviata sul viale del tramonto“.

È il commento a un mio articolo, condiviso su Linkedin, di Andrea Taschini, ex manager di Brembo, Bosch e Sogefi, ora Senior Advisor per società di consulenza e M&A. Visto il tema di estrema attualità ho ritenuto giusto approfondire. E sono emersi spunti molto interessanti.

1 Comments

  1. agosvac says:

    Direi che sarà una debacle a livello mondiale. Forse i vari Governi che hanno sponsorizzato questa “bella idea” delle vetture elettriche non hanno considerato il fatto che l’energia elettrica non cade dal cielo ma deve essere prodotta. Considerando che solo un misero 5% o10% può essere ricavata da fotovoltaico e pale eoliche, il resto è prodotto o da centrali termoelettriche, estremamente inquinanti, oppure da centrali nucleari altrettanto se non più inquinanti. Ed allora dove sta l’ecologia????? Senza considerare che le batterie necessarie per fare funzionare le vetture elettriche o ibride, sono costruite con materiali di per sé inquinanti e di difficile smaltimento.

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