Auto aziendali e fiscalità: qualcosa si muove(rebbe)
Foto: L’on. Sara Moretto
Un ordine del giorno presentato dall’on. Sara Moretto, capogruppo di Italia Viva in Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera, impegna il Governo “a valutare la possibilità di allineare la percentuale della detraibilità dell’Iva e della deducibilità dei costi delle auto aziendali ai livelli europei con il fine di incentivare e sostenere le Partite Iva che utilizzano le autovetture ai fini professionali, le aziende che usufruiscono delle flotte aziendali fortemente colpite dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 nonché in generale il settore dell’automotive”.
“La questione dello squilibrio tra l’Italia e il resto dei Paesi europei in merito alla detraibilità dell’Iva e alla deducibilità dei costi delle auto aziendali è nota a Parlamento e Governo, anche attraverso i diversi emendamenti e atti da me presentati – sottolinea l’on. Moretto -. Da anni si scontra con costi e coperture ma ritengo che in un momento come questo, in cui tanto si sta mettendo in campo per aumentare la competitività del nostro Paese, non sia più rimandabile la revisione di norme che penalizzano parti importanti dell’economia del nostro Paese”.
Per questo motivo, aggiunge la deputata, “ho proposto un ordine del giorno, che è stato approvato, per impegnare il Governo a valutare un allineamento tra le normative italiane e quelle europee, così da incentivare e sostenere le Partite Iva e le aziende. È un primo, importante passo e mi impegno fin d’ora a monitorarne gli sviluppi e chiedere con forza che si proceda in questa direzione”.
“Finalmente un riconoscimento tangibile su una battaglia storica dell’Associazione che negli ultimi mesi ha trovato crescente sensibilità negli stakeholder istituzionali e nel mondo della politica”, il commento a caldo di Aniasa. E’ la prima volta che viene presentato e approvato un ordine del giorno sulla fiscalità dell’auto aziendale; un primo passaggio sul percorso che auspicabilmente porterà il nostro Paese a rivedere nei prossimi mesi questa penalizzante imposizione fiscale che non ha pari in Europa”, aggiunge l’associazione.
“Su una vettura aziendale media (valore 30mila euro) il totale di detrazioni e deduzioni fiscali in Italia ammonta a 5.778 euro, meno di un quinto di quanto riescono a scaricare le aziende tedesche e spagnole e circa un quarto di Francia e Gran Bretagna. Il recupero di questo gap, che supera il 400%, permetterebbe una maggiore diffusione dell’auto aziendale, che con il suo più rapido turn-over contribuirebbe a ridurre l’età media del parco circolante attraverso un turnover più rapido del nostro parco auto, con un’accelerazione dell’inserimento in flotta di autovetture a basso impatto ambientale”, conclude Aniasa.