di Piero Evangelisti
In linea con il suo tradizionale motto che la spinge a essere sempre all’”avanguardia della tecnica”, Audi sta percorrendo le tappe del piano “Vorsprung 2030” che prevede il lancio, a partire dal 2026, di nuovi modelli esclusivamente full-electric.
Ciò non impedirà che degli attuali endotermici, e di quelli che verranno introdotti prima del 2026, possa continuare la produzione e quindi la Casa dei quattro anelli continua a sviluppare l’attuale portfolio di motori a combustione in funzione di una superiore efficienza e minori emissioni.
Una delle possibili soluzioni tecniche consiste nella compatibilità con l’utilizzo di carburanti sostenibili come l’HVO, uno dei combustibili rinnovabili, o reFuels, che sono un efficace mezzo per ridurre il ricorso a quelli di origine fossile.
I motori V6 Diesel Audi con potenze sino a 286 cv prodotti da metà febbraio possono essere riforniti con il carburante HVO l’olio vegetale idrotrattato che permette una riduzione delle emissioni di CO2 tra il 70 e il 95% rispetto al Diesel fossile.
“Prima di concedere il via libera al nuovo carburante, abbiamo testato gli effetti su molteplici componenti e rilevato tanto le prestazioni quanto le emissioni allo scarico, ottenendo risultati molto interessanti”, afferma Matthias Schober, Responsabile dello sviluppo dei propulsori Audi TFSI, TDI e PHEV con architettura a V.
Come si produce l’HVO
I materiali di scarto come l’olio di cottura utilizzato dall’industria alimentare o i residui agricoli sono parte integrante della produzione di HVO. Incorporando l’idrogeno, gli oli vengono convertiti in idrocarburi alifatici, adatti all’impiego nei motori Diesel.
Possono essere aggiunti al diesel convenzionale, sostituendo i componenti fossili, o utilizzati puri al 100%. HVO è un carburante di tipo BTL (da biomassa a liquido).
Oltre al sistema BTL, ci sono altri metodi di produzione dei combustibili Diesel sintetici: ad esempio il GTL (da gas a liquido) e il PTL (da energia a liquido). Quest’ultimo è ottenibile in modo sostenibile da elettricità rinnovabile, acqua e CO2 dall’atmosfera.
Per identificare i carburanti regolati dalla normativa EN 15940 si utilizza l’espressione XTL (X-to-Liquid), con la “X” a indicare il componente originale.
I distributori che erogano tali carburanti (ne esistono già in Nord Europa) sono contrassegnati da questo simbolo, replicato da un apposito adesivo in corrispondenza del tappo del serbatoio dei modelli Audi compatibili.