Audi: innovazione e mobilità al servizio dei giovani 

La crisi legata al Covid19 ha messo in tempi brevissimi Audi e tutto il gruppo Volkswagen davanti a nuove e profonde sfide. Le quali, inevitabilmente, stanno e hanno già cambiato il mondo in modo profondo e forse irreversibile. In questo mesi di grande incertezza è fondamentale prepararsi a situazione che cambiano di continuo e, dunque, ad una flessibilità un tempo impensabile. 

Da costruttore premium a provider di mobilità

In questo senso si muove Audi che con la piattaforma ‘Audi myJob’ si sta evolvendo da costruttore premium a provider di mobilità integrata, una trasformazione che riguarderà tutti. Con alcune competenze che in futuro saranno richieste più di altre. 

Project manager senza passare dalla direzione

Il tema è ampio e vale tanto per i dipendenti, che dovranno presentare progetti audaci, quanto per i project manager, che dovrebbero poter prendere decisioni autonome per indirizzare i progetti nella direzione suggerita dalla loro esperienza e competenza. Il tutto senza dover passare dalla direzione. “Siamo passati ai processi digitali quasi da un giorno all’altro e, anche se i nostri collaboratori possono accedere allo smart working già da qualche anno, il virus ha avuto comunque un grande impatto. Ci sono attività che non si possono svolgere da remoto, come la produzione”, spiega Jochen Haberland, Responsabile del Recruiting Audi. 

Crisi e opportunità

E, visto che ogni crisi rappresenta anche un’opportunità, Audi ha compiuto un passo aggiuntivo nell’ambito della digitalizzazione, rendendo più efficienti molti processi, tra cui quelli di recruiting che ora sfrutta maggiormente le interviste online. 

All’avanguardia della tecnica

La trasformazione di Audi da puro produttore di automobili a provider di mobilità integrata “si riflette anche nella nostra immagine come datore di lavoro. Il motto ‘All’avanguardia della tecnica’ indica la via da percorrere: tutti i nostri collaboratori dovrebbero pensare in modo indipendente per contribuire a portarci in una posizione di vantaggio” prosegue Haberland. “Per questo vogliamo che tutti i nostri colleghi si sentano liberi di sviluppare idee e far progredire l’azienda”. 

Idee e creatività

I project manager, per esempio, come detto, dovrebbero poter prendere decisioni autonome. Questo vuol dire intraprendere, senza sentire necessariamente la direzione, il percorso che si ritiene corretto insieme a tutti i membri del progetto. “Vogliamo permettere ai nostri collaboratori di essere coraggiosi e avviare progetti ‘insoliti’ che potrebbero anche non rientrare nelle nostre competenze chiave” aggiunge Haberland. 

Audi myJob

La trasformazione porta incertezza “Per questo intendiamo stimolare la passione per l’innovazione e supportare il più possibile i colleghi”, sottolinea Haberland. Uno degli strumenti per farlo è la piattaforma Audi myJob, in cui ogni collaboratore può aggiornare le proprie competenze e cercare il prossimo lavoro all’interno dell’azienda. 

Nuove opportunità

Attualmente le opportunità migliori in Audi sono nelle aree IT e sviluppo software. “Ma in alcuni settori ci sarà sempre bisogno di competenze specialistiche, che abbiamo concentrato nei cosiddetti ‘cluster futuri’, cioè le aree in cui lavorare alle tecnologie necessarie. Ad esempio, in ambiti come la digitalizzazione, la mobilità elettrica e lo sviluppo della tecnologia delle batterie, le evoluzioni sono rapide e continue. Per cui stiamo cercando candidati esterni che abbiano il know-how necessario, a livello nazionale e internazionale” spiega ancora Haberland. 

Formazione e futuro

Audi cura in modo diretto la formazione dei collaboratori e offre agli apprendisti la migliore preparazione possibile. La formazione interna, inoltre, garantisce un forte legame con l’azienda. “La nostra pianificazione strategica delle risorse umane guarda al futuro in modo che già oggi siamo in grado di stabilire di quali competenze avremo bisogno domani, di quali potremmo non aver più bisogno e quali dobbiamo sviluppare nel tempo, conclude Haberland.

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