Audi A6, oltre la “business class”

di Piero Evangelisti

Con l’ottava generazione, quasi pronta al debutto, Audi A6 rafforza la sua immagine di grande berlina di lusso. Esteticamente la nuova A6 si presenta con un designa fatto di superfici tese, bordi affilati e linee vigorose: variano di poco le dimensioni rispetto alla serie precedente. Ottimo il coefficiente aerodinamico: cx 0,24. Come motori vengono proposti al lancio due tre litri, un benzina da 340 cv e un Tdi con due potenze: 286 e 231 cv. Tutti e tre i propulsori sono dotati di tecnologia mild-hybrid.

 

Il campo di battaglia

Nella competizione serrata tra i brand premium non sono più decisive le prestazioni ma ciò che conta, oggi, è la tecnologia, quella dedicata all’assistenza alla guida e quella della digitalizzazione. Audi A6 monta il sistema Mmi response (c’è anche il Plus) che permette l’azionamento dei comandi in modo intuitivo ed è ampiamente personalizzabile. Le tante soluzioni di connettività e assistenza alla guida si accompagnano a un abitacolo dalla spiccata digitalizzazione, forte di funzionalità avveniristiche per la categoria. I comandi vocali riconoscono le espressioni di uso comune rendendo la A6 una partner intelligente. La berlina con i quattro anelli elabora le richieste affidandosi a due fonti di informazione: i dati memorizzati on-board e, con Mmi Plus, le conoscenze fornite dal cloud.

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