Audi A3 Sportback: adesso è anche mild-hybrid
di Piero Evangelisti
La gamma della compatta di Ingolstadt, pronta a incontrarsi con il pubblico non appena sarà passata l’emergenza Covid-19, è la più vasta della storia del best-seller della marca. Oltre 26mila configurazioni online in meno di una settimana dall’unveiling e un afflusso di utenti su Audi Car Configurator, superiore di cinque volte al vecchio modello: la quarta generazione di Audi A3 Sportback promette di replicare e anzi superare il successo della precedente serie della berlina di Ingolstadt grazie all’entrata a listino della motorizzazione 1.5 (35) TFSI S tronic 150 cv con tecnologie cylinder on demand e mild-hybrid a 48 Volt.
Così equipaggiata la quarta generazione di A3 Sportback diviene anche la prima berlina nella storia del brand a beneficiare dell’abbinamento del sistema mild-hybrid a 48 Volt con un motore a 4 cilindri, prerogativa finora riservata ai propulsori a 6 e a 8 cilindri.
Potente ed efficiente
Il quadricilindrico turbo benzina di 1.498 cc della Audi A3 Sportback 1.5 (35) TFSI 150 cv adotta il sistema cylinder on demand (Cod), che disattiva due cilindri ai carichi medi e bassi, e in abbinamento alla trasmissione a doppia frizione S tronic a 7 rapporti si avvale della tecnologia MHEV. La rete di bordo a 48 Volt, spina dorsale del sistema mild-hybrid, vede l’alternatore-starter azionato a cinghia (RSG) integrare in un unico modulo la connessione al propulsore termico e il motore elettrico. Quest’ultimo è chiamato a operare da alternatore nelle fasi di rilascio e frenata. L’RSG assicura un boost elettrico, vale a dire un apporto alla trazione endotermica, quantificabile in 50 Nm e 12 cv nelle fasi di partenza e ripresa dai regimi più bassi.
Il recupero dell’energia s’ispira ad Audi e-tron, prima vettura elettrica dei quattro anelli, dalla quale vengono mutuati il sistema frenante elettroidraulico integrato e la frenata rigenerativa, simile concettualmente a quanto adottato dalla gamma ibrida plug-in Audi. La frenata rigenerativa è legata all’azione dell’alternatore-starter, in grado di recuperare sino a 12 kW di potenza. L’energia recuperata viene immagazzinata in una specifica batteria agli ioni di litio.