Aston Martin Valkyrie Spider: dalla F1 alla strada
di Piero Evangelisti
Le Case automobilistiche che producono supercar non vanno in vacanza e a metà agosto si ritrovano ogni anno in California, a Pebble Beach, per partecipare a una serie di aste e di concorsi di eleganza all’insegna di lusso e performance, eventi durante i quali vengono svelati inediti concept e vetture speciali in tiratura limitata. Quest’anno non è mancata Aston Martin che ha portato in anteprima alla Monterey Week la Valkyrie Spider, un modello che promette un’esperienza ancora più intensa rispetto alla versione coupé, un’auto forgiata dall’impareggiabile sensazione di guidare una delle hypercar più estreme al mondo senza rinunciare alla ventata di libertà di una cabriolet.
Un modello che offre l’esperienza più simile a quella di una macchina da F1, non solo in pista. La precisa volontà di offrire il lusso di un modello cabriolet richiede al contempo la capacità di continuare a garantire un’autentica esperienza Aston Martin senza rinunciare agli ambiziosi obiettivi prestazionali che Adrian Newey si è proposto di raggiungere per l’originale programma Aston Martin Valkyrie, avvalendosi di soluzioni di progettazione esclusive nate dalla collaborazione tra le menti migliori di Aston Martin e Red Bull Advanced Technologies.
Una cabriolet estrema
L’esclusivo gruppo motopropulsore V12 ibrido da 1155 cv della Aston Martin Valkyrie è rimasto invariato, ma per la Valkyrie Spider è stata rivista la struttura in fibra di carbonio ed è stata effettuata una ricalibrazione precisa del sistema aerodinamico attivo e del sistema del telaio attivo. Tutto questo senza mai perdere di vista un livello ottimale delle prestazioni in condizioni di guida ad abitacolo aperto. Il segreto delle prestazioni della Spider risiede nella sua struttura ultraleggera e nel pacchetto aerodinamico che offre una deportanza ottimale.
Le superfici esterne dell’abitacolo, la cui forma ricorda una goccia, e i contorni della struttura inferiore seguono le linee dello spazio compreso tra i lunghi tubi di Venturi che percorrono, su ciascun lato, l’intera lunghezza del pianale dell’abitacolo. Senza mai venire meno al rigore che caratterizza ciascun modello Valkyrie, e con una minima differenza di peso rispetto al modello Coupé, la Valkyrie Spider conferma l’importanza dell’efficienza e della leggerezza dei materiali. Potendo raggiungere una velocità massima di 330 km/h con l’abitacolo aperto (350 km/h a tetto chiuso), si tratta della Aston Martin cabriolet omologata per strada più veloce ed estrema mai costruita prima.