Aston Martin DB5 Continuation: missione compiuta
di Piero Evangelisti
Incontrarla non sarà facile. Perché ne verranno prodotti soltanto 25 pregiati esemplari, ma chi avrà la fortuna di imbattersi in una Aston Martin DB5 Continuation si troverà improvvisamente catapultato nell’affascinante mondo di James Bond, l’agente segreto di sua maestà con licenza di uccidere. Una schiera composta dai migliori artigiani e dagli ingegneri più talentuosi del Regno Unito stanno apportando gli ultimi ritocchi alla prima di una nuova, ma molto popolare e amata serie di auto sportive Aston Martin: la prima customer car del programma continuation di DB5 Goldfinger ha infatti lasciato la linea di produzione di Newton Pagnell la scorsa settimana.
La DB5 Job 1 rappresenta non solo un nuovo importante successo di design e ingegneria, ma è anche la prima nuova DB5 a essere costruita da Aston Martin in oltre mezzo secolo; il programma “continuation” della Casa automobilistica britannica di auto sportive di lusso fa ancora una volta la storia.
Ritenuta “l’auto più famosa al mondo” e rinomata per essere tra i modelli Aston Martin classici più ambiti e ricercati, la DB5 è diventata sinonimo di stile senza tempo e tra le auto sportive più desiderate. Tra il 1963 e il 1965 furono costruiti meno di 900 esemplari, il più famoso tra i primi proprietari fu proprio James Bond che per primo guidò l’auto che oggi è indissolubilmente legata a lui nel film del 1964, “Goldfinger”.
Sentirsi 007
Oltre a essere estremamente cariche di significato come tutte le nuove DB5, le auto in costruzione quest’anno si distinguono anche per la presenza di una serie di gadget funzionanti simili a quelli precedentemente visti solo su auto utilizzate per le riprese o la promozione dei film di James Bond. Le nuove auto comprendono una serie di dispositivi funzionanti creati dal supervisore agli effetti speciali del film “Bond Chris Corbould”.
Tra i numerosi gadget ci sono: sistema di erogazione del fumo posteriore, targhe rotanti anteriori e posteriori, mitragliatrici gemelle anteriori simulate (!), protezione antiproiettile posteriore e sistema di speronamento anteriore e posteriore, telefono integrato nella portiera del conducente, quadro montato su bracciolo e console centrale.
Manca, per fortuna, il sedile passeggero con sistema di espulsione. Tutte le auto sono dotate di pannelli esterni in alluminio in pieno stile DB5 originale che mascherano una struttura del telaio in acciaio. Sotto il cofano, il motore 6 cilindri in linea aspirato 4.0 da 290 cv accoppiato a un cambio manuale ZF a 5 velocità integrato nella trazione posteriore.