di Pierluigi Bonora
Valentina Borgogni, fondatrice e anima dell’Associazione onlus per la sicurezza stradale intitolata al fratello Gabriele, 19 anni, ucciso nel dicembre 2004 da un automobilista ubriaco, commenta la serata benefica appena conclusa al Tuscany Hall di Firenze. Tanti partecipanti, oltre 5.500 euro raccolti, personaggi della politica, dello sport e dello spettacolo che si sono alternati sul palcoscenico tutti ottimamente coordinati dalla “iena” Andrea Agresti.
“Salvare vite umane e sostenere chi è rimasto vittima di un incidente stradale è il nostro impegno. E bene ha fatto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a dare un giro di vite, primo caso in Italia, imponendo il casco a chi viaggia in monopattino. Questa città vuole essere di esempio – come è stato fatto in occasione della legge sull’omicidio stradale, alla quale l’Associazione Borgogni, insieme all’Asaps presieduta da Giordano Biserni e all’Associazione Lorenzo Guarnieri onlus, hanno dato il loro fattivo contributo – proprio per salvaguardare chi percorre le strade in monopattino. Ma c’è ancora tanto da fare, guardando anche alle infrastrutture e alla segnaletica“.
“Mio fratello Gabri – conclude Valentina Borgogni – da lassù continua a guidarci e a spronarci affinché quello che ha passato la mia famiglia non si ripeta per altri”. Ma ascoltiamo le sue parole, raccolte al termine della cena benefica di Firenze.