ASI, rinnovare nella continuità
di Maurizio Speziali*
mi emoziona un po’ scrivere per la prima volta da presidente questa lettera, consuetudine nata moltissimi anni fa con l’intento di creare un legame diretto con tutti i tesserati e il mondo degli appassionati della storia del motorismo. Come saprete, l’Assemblea ha deciso di rinnovare il Consiglio e mi ha eletto Presidente. Un’elezione che mi onora, ma che comporta da parte mia e dei nuovi consiglieri un impegno notevole. Il 7 ottobre scorso si è consumata una spaccatura che ha finito con l’indebolirci al nostro interno e, ancor più, verso l’esterno.
Dobbiamo restare uniti
Ora è necessario riunire le due anime dell’ASI, perché è solo uniti che si fa la forza e si possono portare a termine i grandi progetti. Uniti, per me significa lavorare insieme anche dopo queste elezioni, in armonia anche se con punti di vista diversi, per fare le riforme necessarie al corretto funzionamento dell’ente, partendo dalla base, cioè da Club, coinvolti nelle decisioni delicate, come la riforma dello Statuto e il Codice Etico, non più rinviabili.
Il nuovo corso
Nel mio primo discorso al nuovo Consiglio ho espresso quella che sarà un questo periodo la mia filosofia operativa: dobbiamo passare dal concetto di “uomo solo al comando” a quello di “squadra”. E della squadra fanno parte le Commissioni, che si devono riappropriare del loro lavoro, con impegno e responsabilità. A ognuno il proprio ruolo e la Segreteria sarà il braccio operativo del sistema. L’ASI è notevolmente cresciuto, pertanto tutti devono contribuire a farlo progredire. Il nuovo Consiglio scelto dall’Assemblea sarà il vero motore della Federazione, con deleghe precise e compiti da espletare, mantenendo il rapporto diretto con i territori. Potremo così porre le basi per un’organizzazione interna diversa e più efficiente, per soddisfare le esigenze dei Club e dei tesserati in maniera più moderna ed efficace, con idee nuove, ma nel solco della tradizione. Avremo molte attenzioni nei confronti dei Club, per aiutarli in questo periodo difficile nel quale si è assistito a una consistente perdita di soci. Per sostenerli non sono necessarie a mio avviso rumorose rivoluzioni, ma solo un rinnovamento nella continuità. Occorrerà aprire un dialogo vero e costruttivo con gli altri attori del settore, rafforzando e strutturando contemporaneamente il rapporto con le istituzioni e, in particolar modo, con il legislatore. Il mio lavoro in tal senso è già iniziato e vi terrò informati sui prossimi sviluppi. La prima riunione del consiglio, che si è tenuta la mattina dopo l’Assemblea, mi è parsa positiva, con la voglia da parte di tutti di lavorare a favore dell’ASI.
Il ringraziamento a Roberto Loi
Infine una menzione particolare a Roberto Loi, presidente dal 1997. Ha saputo portare molto in alto l’ASI, rendendolo indipendente, organizzato e in grado di svilupparsi ed evolversi grazie alle solide basi gettate da lui e dai suoi Consigli. Desidero in quest’occasione ringraziare Alberto Scuro, per aver gestito con equilibrio e grandi doti caratteriali l’ente in questo delicato momento, e Gianni Marchetti che, con il suo passo indietro, ha dimostrato come si può far del bene all’ASI senza essere a tutti i costi protagonista. Per concludere, voglio ringraziare innanzitutto la mia famiglia, mia moglie e le mie figlie, che in questa avventura mi hanno fatto sentire la loro vicinanza.
*Presidente Automotoclub Storico Italiano