Anteriore o posteriore?

di Federico Falsini

Ultimamente mi sono trovato a parlare con amici di una questione tanto comune quanto bistrattata. Meglio la trazione anteriore o posteriore? Se si consulta rapidamente Internet si verrà travolti da vari commenti di piloti, guidatori esperti o presunti tali. E un giudizio della persona “comune”? Non sono un pilota. E neanche un esperto. Sono un guidatore medio affascinato dal piacere di guida. Pertanto, amo imparare per migliorarmi ascoltando il mezzo “sotto al sedere”. Ciò non vuol dire sentire solo il rombo del motore ma cercare di percepire le reazioni su strada. Detto questo, passiamo a commentare i due tipi di motricità.

Trazione anteriore

A mio avviso è la più naturale e “facile”. L’ auto ha un comportamento docile, il peso del motore “grava” sulle ruote motrici pertanto si ha una buona trazione anche in caso di scarsa aderenza. La contropartita è, nella guida molto brillante, un accentuato fenomeno di sottosterzo dovuto proprio alla coppia sulle ruote sterzanti. In parole povere, si gira lo sterzo, ma l’auto tende ad andare dritta “uscendo” dalla curva. In realtà la manovra si corregge con il gas (in rilascio si alleggerisce il posteriore quindi la macchina tenderebbe a chiudere la traiettoria). Una operazione non troppo difficile, ma neanche così istintiva, pertanto consiglierei questa architettura (come del resto lo sono la maggior parte delle auto vendute) a coloro che desiderano un’auto facile, senza cercare prestazioni troppo elevate.

Trazione posteriore

Sinonimo di sportività (i vecchi Alfisti hanno ringraziato il Cielo all’annuncio della nuova Giulia tornata al posteriore) presenta una guida diversa. Per molti versi, secondo me, migliore, ma richiede una certa dose di attenzione. Rispetto alla trazione davanti, ad esempio, è molto più impegnativa in condizioni di scarsissima aderenza tipo la neve. Ma nel caso di “passo allegro”, in genere l’auto ha molto meno sottosterzo e la comparsa del sovrasterzo (il posteriore scivola verso l’esterno) può essere corretto direzionando l’auto in senso opposto alla curva (controsterzo). Certo non è così facile come si vede nei video di Drifting, ma è una reazione secondo me più istintiva rispetto alla manovra prima citata. A mio parere, poi, un sottosterzo “evidente” è molto più pericoloso.

Conclusioni

Quale la migliore? Potessi scegliere direi INTEGRALE. È sbagliato, infatti, considerare la trazione su tutte e quattro le ruote solo per fuoristrada o Suv (che molto spesso propongono solo una delle 2 motricità). Non rammaricatevi del consumo maggiore di carburante o dell’usura precoce delle gomme in una giornata di luglio, prima o poi l’autunno-inverno arriveranno. Vi assicuro che a parità di pneumatico c’è una grossa differenza di tenuta, e si sente eccome. Ricordo quando, 15 anni fa, in un test drive di un’auto certamente non prestazionale (Suzuki Ignis 4×4), affrontai deciso una curva a gomito sotto una pioggia battente, sotto gli occhi stupiti dei passeggeri. No, non avevo scelto di raggiungere il mio caro Jimi Hendrix, semplicemente l’auto dava una sicurezza inaspettata sull’asfalto viscido.

Le mie sono semplici osservazioni, opinioni personali derivate dall’esperienza commisurata alle mie capacità di guida. Ma credo di non sbagliare a consigliarvi, nel futuro acquisto, cioè di valutare il sovrapprezzo della trazione integrale al posto di optional estetici.

Una tenuta di strada più sicura può esservi di aiuto in tante situazioni critiche, gli interni in fibra di carbonio immagino molto meno.

 

3 Comments

  1. Emidio says:

    Vero quello che dice, anche se spiegato in modo molto semplice, ma si ricordi che le auto con la trazione integrale, sono tendenzialmente sottosterzanti e che in frenata gli spazi d’ arresto sono più lunghi.
    È più intuitiva la correzione di un sottosterzo che quella di un sovrasterzo.
    Parola d’ istruttore!

  2. Federico Falsini says:

    Buongiorno, si ho descritto le trazioni in modo molto semplicistico. Come è vero che le trazioni integrali sono prevalentemente sottosterzanti anche se molto dipende dai controlli che gestiscono la ripartizione della motricità (se non ricordo male le Audi con haldex sono trazione interiore con eventuale ripartizione al retrotreno). Per quanto riguarda la frenata non l’avrei detto, non ho mai avvertito spazi più lunghi e anzi avvertivo che il freno motore su tutte le ruote potesse essere un aiuto. Ma mi fa piacere ricevere questa sua precisazione visto che proviene da un professionista del settore. Non si finisce mai di imparare… grazie. Federico Falsini

    1. Emidio says:

      Gentilissimo sig. Falsini, faccio una precisazione: il maggior freno motore complessivo, non produce sempre effetti positivi, anzi; mi spiego, le auto 4WD, per ovvi motivi, sono più pesanti delle sorelle 2WD, quindi ad un maggior peso corrisponde uno spazio di frenata più lungo, inoltre il maggior freno motore complessivo, unito ad un baricentro più alto, producono inerzie e trasferimenti di carico maggiori, che rendono la vettura più lenta in inserimento di curva e quindi meno sicura. Spero di essere stato esaustivo… comunque nel forum, trova miei articoli sul mondo automotive e da qualche giorno anche tutorial di guida sicura “ABC della guida”. Grazie.
      Paci Emidio

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