Il 2020 verrà ricordato come l’anno della pandemia, contrassegnato, a lato dell’emergenza sanitaria, da una profonda crisi economica dalla quale non usciremo nel breve periodo. I fermi delle attività produttive hanno aggravato la frenata del manufacturing italiano, iniziata già nell’ultima parte del 2018. I risultati del settore automotive sono stati negativi per quanto concerne la produzione industriale, -22,9% nel 2020.
In volumi, la produzione domestica di autoveicoli scende a 777mila unità, il terzo calo consecutivo dal 2018. Anche la domanda è in forte calo, complici le chiusure dei concessionari nel lockdown di primavera, le limitazioni agli spostamenti e l’incertezza della seconda ondata nell’ultimo trimestre 2020 (-26,6% sul 2019).
Nel comparto delle autovetture (in calo del 28% rispetto al 2019), solo quelle a basse emissioni, in particolare le ibride e le elettriche, forti degli incentivi statali, crescono in maniera sostanziale.
Il focus analizza anche il primo semestre 2021, anch’esso sfidante per l’industria automobilistica che, oltre ad affrontare l’incertezza legata al Covid-19 ed alla conseguente crisi economica, ha dovuto fare i conti con altre problematiche, prima fra tutti la mancanza a livello globale di semiconduttori.