Da sinistra, il direttore generale di Confindustria Ancma, Pier Francesco Caliari, con il presidente Andrea Dell’Orto
Ancma all’attacco a difesa delle corsie preferenziali
“È un’eventualità che ci preoccupa e che non risolve il problema degli incidenti che coinvolgono i motociclisti”. È quanto si legge in una nota di Confindustria Ancma, l’Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo e Accessori, a seguito di alcune dichiarazioni del Sindaco del Comune di Milano sull’ipotesi escludere le moto dalle corsie preferenziali in città a causa degli incidenti che si verificano.
“Gli spostamenti su due ruote – continua il comunicato – rappresentano ormai un elemento centrale e positivo nella mobilità urbana per gli indubbi vantaggi nei tempi di percorrenza e nella decongestione del traffico. Escludere le moto dalle corsie preferenziali significa non solo costringere gli utenti a perdere queste prerogative e ad esporli addirittura a maggiori rischi, ma anche ad aumentare il traffico sulle normali strade urbane”.
Le metropoli estere insegnano
“L’apertura delle corsie preferenziale alle due ruote è una pratica diffusa in molte metropoli europee come Londra, Barcellona e Stoccolma e costituisce un valore aggiunto. Il progetto e-Sum (European Safer Urban Motorcycling), ad esempio, evidenzia una sensibile riduzione del tasso di incidentalità delle due ruote compresa tra il 25% e il 30%, senza che questo vada ad impattare negativamente sulla durata dei tempi di percorrenza dei mezzi pubblici”.
Sulla sicurezza non di scherza
“Mancano ancora dati certi sugli incidenti e le vittime nelle corsie preferenziali milanesi, più chiara è invece la necessità di intervenire per migliorare la qualità del manto stradale, che insieme alla condotta irresponsabile degli automobilisti, spesso distratti dall’uso del cellulare alla guida, è causa di cadute. È noto che i percorsi cittadini sono i più pericolosi per gli utenti delle due ruote, che per il 40% sono vittime di terzi e per il 30% vittime delle infrastrutture stesse. Riteniamo altresì doveroso punire i comportamenti individuali di motociclisti più irresponsabili senza penalizzare tutti gli utenti”.
“Auspichiamo – chiude il comunicato – di poter lavorare con spirito collaborativo insieme all’amministrazione comunale, soprattutto per risolvere i problemi generati in alcuni punti particolarmente a rischio di incidenti, con l’obiettivo di trovare soluzioni idonee senza penalizzare gli utenti”.