Fabrizio Guidi presidente AsConAuto (Associazione Consorzi dei Concessionari Auto)
Allarme contraffazioni, la risposta di AsConAuto
di Gianfranco Chierchini
Ben 203: non è questa la velocità di un’autovettura, ma il numero di pezzi di ricambio che ogni ora vengono comprati su eBay, mentre gli accessori sono “solo” 79 e gli pneumatici 17. Sono numeri forniti in un interessante articolo de “il Sole 24 Ore” di Laura Cavestri che ha fatto il punto sul mercato dei ricambi d’auto in Italia.
Accanto alla vendita, su web e nei negozi e nelle officine, di pezzi di ricambio regolari, è cresciuto in questi ultimi anni il commercio di prodotti immessi sul mercato senza le certificazioni di qualità o non conformi agli standard di sicurezza che la legge prevede. La crisi economica ha certamente concorso alla crescita di questo fenomeno. In non pochi casi, l’utente non è consapevole di aver fatto montare, o di aver montato lui stesso, un prodotto non regolare. Secondo Anfia, l’associazione italiana dei produttori d’auto e dei ricambi, nel solo periodo che va dal 2014 all’inizio del 2016 sono stati effettuati 1,6 milioni di sequestri dalla Guardia di Finanza. Puglia e Lombardia sono le regioni in cui il numero dei sequestri è maggiore e il mercato del falso crescerebbe di un 10% all’anno, stando ai produttori della componentistica tedesca.
Le contraffazioni possono riguardare ogni pezzo dei veicoli a quattro e a due ruote: dalle componenti del motore all’elettronica del cruscotto, agli accessori, addirittura agli stessi loghi delle case madri. Oltre al danno economico per le imprese corrette che non possono competere con quelle che operano senza regole, la preoccupazione riguarda il tema della sicurezza stradale: ad esempio, i ricambi irregolari più frequentemente montati sono i dischi dei freni, il meccanismo dello sterzo e le pastiglie dei freni.
Oltre al rapporto di fiducia con il proprio meccanico e all’intervento eseguito nelle officine delle Case produttrici, un metro di giudizio per valutare, in questo come in tanti altri settori, la bontà di un prodotto, è il suo prezzo: se è sensibilmente inferiore alla media, c’è solo da diffidare.
E grazie a interventi di sensibilizzazione presso gli operatori del settore, ha ricordato AsConAuto, l’associazione che riunisce i consorzi dei concessionari, il mercato dei pezzi “originali” ha iniziato a riprendersi, con vantaggio per i produttori, per gli installatori e per la sicurezza degli utenti.