Alfa Romeo, il rilancio e la Formula 1
di Sergio Marchionne*
Il ritorno di Alfa Romeo nel massimo campionato automobilistico. Un momento importante per il nostro brand ma anche per tutto il mondo della Formula Uno, che è anche il segno tangibile di quanto il gruppo Fca e io personalmente crediamo in questo sport. Un saluto particolare vorrei rivolgerlo a chi ha partecipato a creare la leggenda di Alfa Romeo, in pista quanto su strada, cioè tutti i piloti che ne
hanno portato i colori. Da quando ci siamo impegnati nella ricostruzione del marchio Alfa Romeo, siamo sempre stati convinti che dovesse esprimere il proprio potenziale anche nelle corse, proprio là dove il marchio è nato, si è fatto conoscere ed è diventato leggenda grazie alle imprese eroiche dei piloti che hanno segnato la storia dell’automobilismo, a iniziare da Enzo Ferrari.
E la Formula Uno è il riferimento naturale per un marchio come questo, perché è lo sport che rappresenta la massima espressione della tecnologia,esaltando allo stesso tempo il talento dell’uomo e l’importanza del lavoro di squadra: valori in cui crediamo profondamente e che sono propri del marchio Alfa Romeo.
Un grande palcoscenico mondiale
Oggi ridiamo ad Alfa Romeo il palcoscenico che le spetta, riportando alla luce il mito di Alfa nelle corse – di un marchio premium che è il simbolo del migliore know-how tecnologico italiano e del migliore spirito creativo del Paese. Sono passati più di 30 anni dall’ultima apparizione di Alfa Romeo in Formula Uno e oggi credo sia un momento speciale non solo per noi ma anche per il nostro Paese. Abbiamo scelto il Museo Storico dell’Alfa Romeo, perché è un’altra giornata di festa, perché oggi celebriamo un’altra tappa fondamentale nella storia recente del marchio.
Il nuovo corso del Biscione
Chi di voi era qui due anni e mezzo fa, ricorderà che allora festeggiavamo non solo i 105 anni dalla fondazione, ma anche la rinascita dell’Alfa Romeo. Festeggiavamo un processo di ricostruzione del marchio, di cui la Giulia rappresentava il primo esempio. Era il primo modello del nuovo corso, di un progetto ambizioso per riportare l’Alfa Romeo alla sua vera natura. Adesso, la catena del DNA Alfa che abbiamo rimesso insieme si completa dell’ultimo tassello mancante, quella passione per le gare che ne definisce il carattere genetico da oltre un secolo.Idealmente, proprio in questa sala, il passato e il futuro dell’Alfa si uniscono. E il logo che abbiamo scelto per la squadra, così come la livrea ci riempiono di orgoglio – e lasciatemi aggiungere – anche di emozione.
Oggi è una giornata di festa per due motivi: ridiamo ad Alfa Romeo la possibilità di riportare in pista lasua tradizione gloriosa; e allo stesso tempo restituiamo alla Formula Uno un brand che hascritto un pezzo importante della storia della F1 stessa. L’accordo con Sauber F1 Team permette tutto questo.
Il partner Sauber
Sauber condivide con noi una storia fatta di uomini, passione e coraggio. Chi la guida oggi lo fa rispettando il passato e la tradizione di una Scuderia che si è sempre fatta valere, affrontando a testa alta e con orgoglio le difficoltà, credendo nei propri mezzi e nelle proprie persone e avendo un’attenzione speciale per i giovani, nello spirito del suo fondatore Peter Sauber. Ed essere oggi al loro fianco è per noi un piacere e un onore. Permettetemi di ringraziare Pascal Picci e Finn Rausing per il loro continuo e instancabile supporto che ci ha permesso di arrivare ad annunciare l’accordo e aprire un nuovo capitolo di storia della Formula Uno.
Title Sponsor
Come sapete, in base al nostro accordo, Alfa Romeo sarà Title Sponsor del team, che già a partire dal 2018 prenderà il nome di “Alfa Romeo Sauber F1 Team”, e condividerà risorse e competenze, non solo tecniche e ingegneristiche, ma anche strategiche e commerciali, per supportare attivamente la squadra.
A questo, si aggiunge il contributo di Ferrari, che fornirà alle monoposto Alfa Romeo-Sauber la power unit del 2018, la stessa che equipaggerà le monoposto della Casa di Maranello.
Dal canto suo, Alfa Romeo potrà beneficiare dell’esperienza indiscussa di un partner come Sauber F1 Team, che potrà rappresentare un’importante fonte di trasferimento tecnologico anche sulle vetture stradali.
I piloti
Sono anche felice di poter dire che l’Alfa Romeo Sauber F1 Team darà anche la possibilità a giovani piloti di mettersi in mostra. Come è sempre stato nella storia della Sauber: basti ricordare che due campioni del calibro di Kimi Raikkonen e Felipe Massa hanno entrambi esordito con Sauber. Adesso ci sono altri giovani talenti da far crescere e sono felice di annunciarvi che Sauber ha scelto di affiancare Charles Leclerc a Marcus Ericsson come coppia ufficiale di piloti della scuderia Alfa Romeo Sauber F1 Team per la stagione 2018.
Grande visibilità
Oggi è anche una giornata di orgoglio per tutti gli Alfisti che hanno atteso questo momento per oltre trent’anni e che rivedranno i colori del loro marchio nelle competizioni globali. Partecipando a uno sport che viene seguito in più di 200 Paesi nel mondo e da circa 400 milioni di spettatori, potremo dare ad Alfa Romeo ancora maggiore visibilità, soprattutto a livello internazionale. I club ufficiali Alfa Romeo nel mondo sono più di 150 e contano nel complesso centinaia di migliaia di iscritti, ma il vero numero degli appassionati è quasi impossibile da stimare. Credo che l’ingresso di un nuovo costruttore in Formula Uno potrà fornire un contributo significativo alla competizione stessa, sia sotto il profilo sportivo e tecnologico sia per il coinvolgimento di tantissimi nuovi tifosi. E credo che restituirà a questo sport un protagonista che mancava da tanto, troppo tempo.
Il messaggio
Mi auguro, per il bene della Formula Uno, che altri marchi e costruttori tornino presto a competere sulle piste di tutto il mondo. Perché sono questi marchi, con la loro forza e la loro storia, a rendere unica questa competizione. E’ da diverso tempo che si parla di un ritorno di Alfa Romeo alle corse. Sappiamo anche noi molto bene che si tratta di una parte fondamentale dell’identità Alfa. Ma abbiamo preferito aspettare di essere pronti e farlo al momento giusto. Come saprete, abbiamo lavorato intensamente negli ultimi anni per ricostruire il DNA Alfa.
La svolta in atto
Oggi il marchio è tornato ad essere fedele a se stesso. Giulia e Stelvio sono di nuovo pure e autentiche Alfa Romeo. Sono due modelli in cui è possibile riconoscere quel carattere Alfa purosangue. E ce lo confermano non solo i successi commerciali ma anche quelli della critica con Giulia che ha collezionato più di cento premi a livello internazionale, tra cui gli ultimi sono arrivati pochi giorni fa dal Nord America: ha vinto il prestigioso titolo di “Car of the Year” 2018 da parte di Motor Trend ed è stata inserita nella “10 Best” tra le migliori vetture sul mercato da Car and Driver. Per Stelvio, i premi stanno iniziando ad arrivare ora. Negli Emirati Arabi è in corso la presentazione alla stampa internazionale di Stelvio Quadrifoglio, l’espressione più alta del primo Suv Alfa Romeo. Con il ritorno in Formula Uno, Alfa Romeo ritrova la fedeltà al mito delle origini. E’ di nuovo, fieramente se stessa, tanto in strada quanto sulle piste. E colma quel senso di incompiutezza che tutti quanti aspettavamo di abbandonare. Da parte nostra, dopo aver assicurato ad Alfa le migliori risorse per diventare uno dei più importanti marchi premium, ora siamo pronti anche a restituirle il posto che merita nel panorama delle competizioni sportive. Concludo facendo al Team Principal, Fred Vasseur, e a tutta la squadra i miei migliori auguri di buon lavoro.
*Amministratore delegato di Fca