Foto: Jean-Philippe Imparato, Ceo di Alfa Romeo (Stellantis)
Alfa Romeo: 111 anni di passione e un futuro da scoprire
di Pierluigi Bonora
Quando, il 24 giugno 1910, nasceva A.L.F.A., le auto erano rosse. Qualche anno prima, infatti, era stato assegnato all’Italia questo colore per le automobili da corsa. Da allora il rosso è diventato parte integrante del Dna di Alfa Romeo. E così, nel giorno del 111° anniversario del marchio, il Museo storico di Arese si è tinto idealmente di rosso per accogliere i tanti appassionati che, come ogni anno, sono arrivati per festeggiare.
Rossa è stata ovviamente la parata di Alfa Romeo di privati che ha aperto una quattro giorni di eventi, proseguita fino al 27 giugno. E rosso anche il dress code per i visitatori, così come le mascherine distribuite gratuitamente all’ingresso, per vivere in sicurezza queste giornate speciali.
Tante le famiglie presenti, alcune con bambini al seguito, come il piccolo che ha attirato l’attenzione di Jean-Philippe Imparato, Ceo di Alfa Romeo (Stellantis), ed è stato fatto accomodare su una grintosissimaGiulia GTA, pronta per essere consegnato a uno dei fortunati 500 clienti.
Con Imparato, che ha fatto gli onori di casa, abbiamo commentato il tema della passione, la consegna delle Giulia GTA e GTAm ai primi clienti e dato uno sguardo al futuro di Alfa Romeo, tra elettrificazione e volontà assoluta di restare fedeli alla tradizione.
Ho avuto sia la Giulietta che l’Alfetta , in passato. Ho visto massacrare l’Alfa da sindacati deficienti e da dirigenti cretini. Ora non so che faranno, ma di certo sarà un’altra cosa rispetto alla gloriosa casa del Biscione, perché quando lasci morire tutta una tradizione, devi ricominciare da zero.