Aftermarket: sarà un 2021 sfidante
di Paolo Vasone, Coordinatore della Sezione Aftermarket del Gruppo Componenti Anfia
Dopo la pesante flessione a due cifre registrato nel primo semestre 2020 (-27,6%), l’andamento del fatturato dei ricambi automotive mostra segni di recupero nel secondo, che chiude comunque a -1,5% rispetto allo stesso periodo del 2019 , per terminare l’anno orribile della pandemia con un risultato fortemente negativo (-14,4%) , dopo due anni consecutivi in lieve rialzo.
Anche il mercato italiano delle auto nuove ha consuntivato un pesantissimo calo nel primo semestre (-46,1%), dimezzando i volumi di vendita, mentre, nella seconda metà dell’anno ha contenuto la flessione a -4,4%. Era inevitabile che le misure di contenimento della pandemia, in particolare i due mesi di lockdown e le riduzioni alla profonda persone, unite alla crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria, portassero a ripercussioni negative.
Nella prima parte del 2020 i consumatori hanno effettuato solo gli interventi di manutenzione e riparazione non rimandabili , senza contare che le condizioni agli spostamenti hanno evidentemente ridotto i livelli di usura degli autoveicoli fermi in garage. La spesa per le revisioni auto, ad esempio, nel primo semestre è diminuita del 21,1%, avendo il Decreto Semplificazioni posticipato diminuito al 28 febbraio 2021 la scadenza delle revisioni obbligatorie.
L’aftermarket si trova ora ad affrontare un periodo sfidante, in cui oltre a ricevere le perdite dell’anno scorso è chiamato ad adeguarsi agli importanti trend di cambiamento in atto.
Un’altra tendenza a cui rispondere con prontezza riguarda il peso crescente del segmento delle flotte aziendali (auto aziendali ea noleggio, taxi e veicoli condivisi), un mercato in cui si evidenzia il ruolo degli intermediari, persone diverse dal conducente dell’autoveicolo che sono responsabili della sua manutenzione, e in cui il post-vendita indipendente può conquistare quote importanti.
Infine, restano elementi chiave – per gli operatori della nostra filiera intenzionati a mantenere un vantaggio competitivo – un aggiornamento delle competenze, stante la fase di rapida evoluzione che stanno vivendo, con un focus sull’elettrificazione del veicolo; la centralità dell’elevato livello di servizi al cliente, sempre più orientato a scegliere le soluzioni a maggior valore aggiunto; la capacità di costruire partnership solide con altri player, non esclusa, a tendere, una possibile fusione con i canali di distribuzione degli Oes.
Le aziende della Sezione Aftermarket Anfia insistono nell’affermare, in questo percorso evolutivo, i valori della qualità e dell’innovazione e l’ampia gamma dei propri prodotti. E’ evidente che, per vincere la sfida, il nostro settore deve anche poter contare su un ben programmato piano di rilancio, in cui le risorse del Piano di ripresa resilienza verranno destinati a interventi che aiutino le a governare la transizione in imprese atto: interventi finanziari di sostegno, interventi sul capitale e su progetti di smart e sharing mobility, interventi a supporto degli investimenti umano in ricerca e innovazione e prima industrializzazione.