La famiglia di “Fuorigiri” è in lutto. E’ scomparsa Costanza Afan de Rivera Costaguti, mamma del nostro bravo collaboratore Cesare Gasparri Zezza, nonché discendente della famiglia Florio. Donna Costanza lascia, oltre a Cesare, il nipotino Tommaso, la nuora Claudia e tanti amici che le hanno sempre voluto un gran bene. I funerali si svolgeranno mercoledì 16 settembre a Roccalvecce (Viterbo) dove la salma sarà tumulata. Il feretro sarà successivamente traslato a Palermo, città che Donna Costanza amava intensamente, e qui riposerà per sempre.
Solo un mese fa, in concomitanza con l’uscita del suo libro “L’ultimo leonessa. La vita di Giulia Florio, mia madre”, avevo avuto il privilegio di intervistarla. Nonostante la malattia, da vera guerriera che è sempre stata, Costanza ha fatto una lunga chiacchierata raccontando la ragione per la quale aveva deciso di scrivere il libro e una serie di aneddoti sulla sua nobile famiglia. A conclusione dell’intervista, che vi invito ad ascoltare o a riascoltare nella sezione “Video Fuorigiri”, mi ero ripromesso di presentare di persona e alla sua presenza il volume, ma il destino ha fatto il suo drammatico corso.
Ho conosciuto Costanza anni fa e siamo diventati subito amici. Sua anche la partecipazione attiva, a Palermo, a un’edizione di Missione Mobilità, ovviamente per parlare della sua passione verso le auto storiche e della mitica Targa Florio. Mi (ci) mancherà tantissimo. Di seguito, un ricordo di Costanza Afan de Rivera Costaguti a cura di Roberta Pasero e una bella immagine di questa grande Donna. Che vogliamo ricordare con quel suo sorriso gioioso e sincero.
Pierluigi Bonora
Addio Donna Costanza, leonessa per sempre
di Roberta Pasero
Ci sono persone destinate a non morire mai. A restare immortali non soltanto nei pensieri di chi le ha tanto amate, ma anche perché fanno parte della storia. La nostra storia. Sarà così per Costanza Alfan de Rivera Costaguti, l’ultima discendente dei Florio, la leggendaria famiglia che ha legato il suo nome alla corsa automobilistica più antica e più conosciuta al mondo, la Targa Florio. È scomparsa a 70 anni, pochissimi giorni prima dell’anniversario della morte, il 19 settembre 1957, dello zio materno Ignazio Florio, come se il destino avesse voluto riannodare le loro vite per sempre.
L’automobilismo era nel dna di Donna Costanza da quando, nel 1906, l’altro suo zio Vincenzo inventò la Targa Florio, trasformando le strade della Sicilia in una sfida appassionante e senza eguali tra le leggende dell’automobilismo, da Manuel Fangio a Stirling Moss, da Tazio Nuvolari a Gigi Villoresi. Concorrevano anche le donne e come la temeraria Ada Pace, anche Costanza Afan de Rivera era una grande appassionata di motori, navigatore puntiglioso in moltissime competizioni di auto d’epoca “Io in realtà non ne capisco molto di motori, studio, mi informo però molte volte devo confessare che faccio sbagliare strada al pilota“, diceva con ironia ed eleganza d’altri tempi.
L’estate scorsa all’epopea della sua famiglia aveva dedicato un libro, “L’ultima leonessa. La vita di Giulia Florio, mia madre” (Sperling & Kupfer). Un affresco che racconta non soltanto di motori, ma anche degli alti e bassi di una famiglia che ha legato il suo nome alla Sicilia e all’Italia tra il Diciannovesimo e il Ventesimo secolo, al mondo dell’industria e anche al Marsala “prodotto nelle cantine più belle al mondo”, amava sempre ripetere. Una famiglia protagonista pure di atti eroici come fecero i suoi genitori nascondendo molti ebrei romani durante le persecuzioni razziali del 1943.
E proprio a Pierluigi Bonora aveva rilasciato per “Fuorigiri” l’ultima sua intervista. Ascoltandola, si poteva immaginarla nella sua casa di Palermo, la città dove aveva ritrovato le sue radici, raccontare in un’atmosfera che sarebbe piaciuta a Tomasi di Lampedusa, con i tempi soffusi delle sue parole, con la voce che di tanto in tanto si increspava di commozione per poi subito riaccendersi di passione, i ricordi e l’orgoglio della famiglia Florio. Storia, motori, emozioni. Lei sì, leonessa per sempre.